Europei 2012: l’Italia pareggia con la Spagna nella sua partita d’esordio
Collaudato il team di Prandelli
Messe da parte le voci sul caso calcioscommesse e la poca fiducia nel gruppo, l’Italia di Prandelli che sembrava dover essere, stando almeno alle basse aspettative di buona parte degli italiani, una delle favorite ad abbandonare già in questa fase il torneo, ha sfoderato una prestazione ottima giocando alla pari con i campioni del mondo in carica.
L’assenza di Criscito, che avrebbe dovuto fare da quarto in difesa, proteggendo la fascia quando Maggio parte in attacco, ha costretto Prandelli a passare al 3-5-2, che fortunatamente ha dato frutti eccellenti. Il tipico possesso palla della “furie rosse” ha dominato a centrocampo, ma, arrivati nei pressi dell’aria di rigore, gli spagnoli si sono resi pericolosi in poche occasioni, di certo molte meno rispetto al loro solito.
L’Italia però non intendeva soltanto difendersi, mostrando in molte occasioni la sua pericolosità in zona rete. L’intero match si svolge su ritmi a dir poco elevati e le occasioni non mancano già nel primo tempo, sia da una parte che dall’altra. A dare maggiori soddisfazioni però è il centrocampo, con un Pirlo magistrale, che, dopo una lunga serpentina, offre il pallone del vantaggio a Di Natale, che non lo sbaglia, e Marchisio, che si accende a tratti, ma in quei frangenti riflette di luce propria, arrivando perfino a sfiorare il gol del raddoppio.
Un’ottima prova dunque per nulla scalfita dallo splendido gol di Fabregas su assist al bacio di Silva. Infatti tutto ciò che contava era ottenere punti e mostrare d’avere un proprio gioco, e di certo Prandelli è riuscito nel suo intento, e dev’essere fiero che i suoi ragazzi siano riusciti a mettere in campo una tale rabbia e concentrazione (mancata purtroppo a Balotelli, che spreca clamorosamente davanti a Casillas).
La prossima sfida per gli azzurri sarà il 14 giugno, stavolta contro la Croazia che, dopo la vittoria schiacciante contro l’Irlanda del Trap, è capolista nel girone. La squadra di Bilic è di certo un nemico ostico, contro il quale occorre vincere. L’Italia però potrà riuscirci soltanto se tratterà i croati alla stregua degli spagnoli. Questo Europeo può darci tanto e prima di tutto una rinnovata fiducia in noi stessi.