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Grecia fuori dall’euro, quali possibili risvolti per i mutui?

Piccoli rialzi, ma si affaccia l’incubo spread

L’euro zona vacilla sotto la potente crisi economica che ha messo in ginocchio la Grecia. Il quotidiano greco Kathimerini pubblica notizie sature di un imminente sfacelo Nazionale; nelle casse dello Stato Ellenico rimarrebbero fondi per pagare stipendi e pensioni fino al 20 Luglio, data che sancirebbe l’ennesima disfatta Greca.

Secondo fonti ufficiali i prelievi agli sportelli bancari sono giunti alla quota di 500 milioni di euro al giorno, mentre da certe indiscrezioni la quota di prelievi sui conti correnti, pare sia giunta a 700 milioni.

Si susseguono le voci di una possibile uscita della Grecia dall’euro e conseguentemente dall’Unione Europea, sebbene l’opinione pubblica non sia d’accordo sul ritorno alla dracma.

Intanto l’agenzia di rating Moody’s lancia un annuncio, sembra quasi un ammonimento, che riguarda i rating di tutte quelle Nazioni ritenute a economia stabile, gli stati AAA, per intenderci: l’uscita della Grecia dall’euro zona causerebbe un declassamento nei confronti anche dei paesi forti come Germania e Francia.

La denuncia della Moody’s richiama anche l’attenzione sul probabile e terribile effetto domino che l’evento greco potrebbe avere sull’economia di Spagna e Italia (quest’ultima per altro già messa a dura prova da una preoccupante pressione fiscale).

Un primo effetto sull’economia italiana potrebbe essere legato all’andamento dei tassi di ricarico praticati dalle banche sulle rate dei mutui.

Potrebbero esserci dei rialzi ma non rilevanti e chi volesse sottoscrivere un mutuo non deve temere poiché i tassi di riferimento di Euribor, che è il parametro di riferimento per i mutui a tasso variabile, ed Eurirs, parametro per i mutui a tasso fisso, non subirebbero alcun mutamento significativo.

crisi euroL’unico elemento che detterebbe un aumento sui tassi dei mutui potrebbe derivare dallo spread, che viene sommato al tasso nominale e che garantirebbe alle banche di approfittare di una maggiore liquidità sui mutuatari.

Se la Grecia rimanesse nell’Eurozona i mutui non salirebbero ma nemmeno scenderebbero per via dei tassi Euribor già ai minimi storici da diversi mesi.