Euro 2012: l’Italia vince ai rigori contro l’Inghilterra
Tutti sbalorditi di fronte al cucchiaio di Pirlo
Dopo 120 minuti di pura battaglia agonistica, l’Italia conquista il pass per le semifinali di Euro 2012 battendo per 4 a 2 ai calci di rigore la nazionale inglese guidata da Roy Hodgson.
Qualcosa di molto significativo è accaduto ieri presso lo stadio Olimpico di Kiev in Ucraina; gli azzurri di Cesare Prandelli dimostrano grande maturità tattica e una certa predominanza fisica contro gli ideatori del calcio. Una partita molto temuta alla vigilia a causa delle non proprio esaltanti gare giocate fin qui dalla nazionale italiana, eppure il verdetto del campo è sotto gli occhi di tutti, dominio pressoché totale della nazionale italiana e vittoria ottenuta dai tiri dal dischetto dopo lo 0 a 0 maturato nelle 2 ore di gioco. Un dominio sottolineato dal grande possesso di palla azzurro e dalle svariate occasioni da rete capitate nei piedi dell’attaccante Mario Balotelli, senza contare la rete annullata ad Antonio Nocerino e i pali colpiti da Daniele De Rossi e Alessandro Diamanti.
Molte cose hanno funzionato ieri nello scacchiere tattico di Prandelli: ottima la difesa, anche se scarsamente impegnata, centrocampo capace di impostare e ripiegare quando necessario e un reparto offensivo di grande movimento a cui però manca l’uomo capace di risolvere la partita e di buttare la palla dentro il sacco nei momenti di difficoltà. Eppure l’Italia ha rischiato la beffa: il secondo rigore tirato a lato da Riccardo Montolivo poteva rappresentare il prologo di una disfatta, ma il terzo rigore calciato follemente da Andrea Pirlo ha restituito immediatamente forza negli animi dei propri compagni, tant’è che a breve sarebbero arrivati l’errore di Ashley Young e la parata decisiva di Gianluigi Buffon sul tiro di Ashley Cole.
Suggestiva la sfida offerta dal calendario per la semifinale di questi Europei, dove gli azzurri dovranno vedersela contro la fortissima Germania di Joachim Loew in una sorta di remake della ben nota semifinale dei mondiali del 2006. Appuntamento dove gli azzurri arriveranno da sfavoriti, ma si sa che ciò a volte rappresenta un piccolo vantaggio psicologico.