Un immobile in leasing: un’alternativa concreta al mutuo
Un nuovo modo di pensare ai beni immobiliari
Per i privati che vogliono aprire un’attività commerciale spesso l’acquisto dell’immobile rappresenta una spesa troppo onerosa che porta a un congelamento del capitale e della produttività. Le scelte per ovviare a questo problema sono essenzialmente due: il mutuo o il leasing.
I vantaggi del leasing immobiliare rispetto al mutuo sono rappresentati da una minore durata del contratto di locazione (dai 48 ai 60 mesi) e da una maggiore flessibilità. Infatti la maxi rata iniziale può arrivare fino al 20% del costo totale del bene e il riscatto dello stesso prevede un tasso che può variare dal 5% al 15%.
Sempre più professionisti, aziende e pubbliche amministrazioni ricorrono a questo tipo di locazione finanziaria per l’acquisto d’immobili per uso commerciale o professionale. Con il leasing strumentale, il bene immobile è acquistato dall’istituto bancario che tramite una maxi rata iniziale e un canone mensile, a tasso fisso o variabile, ne cede l’uso al privato cittadino.
Tanto più alta è la maxi rata iniziale tanto più conveniente sarà il canone mensile e il riscatto finale. Al termine del contratto di locazione il professionista, o l’azienda, riscatta il bene pagando una quota che corrisponde massimo al 15 % del bene stesso. In questo modo l’investimento iniziale è limitato e il privato cittadino che apre quest’attività commerciale non congela i propri liquidi per l’acquisto dell’immobile potendoli utilizzare per le altre spese dedicate all’apertura dell’attività commerciale.
Il leasing è una locazione a lungo termine, il cliente si assume tutte le spese per la manutenzione del bene immobile e il suo utilizzo. Al termine del contratto potrà decidere se scegliere tra l’acquisto del bene, la sua restituzione o il prolungamento della locazione.