Lega Nazionale Dilettanti: anche gli allenatori senza licenza Uefa B potranno esercitare l’attività
Delusione nel settore per la rettifica dell’accordo con l’associazione allenatori
La prossima stagione sportiva 2012 2013 non è ancora cominciata, ma già iniziano le prime polemiche. Venerdì scorso, 6 luglio, a Firenze, la Lega Nazionale Dilettanti ha ratificato l’accordo con l’associazione allenatori, rappresentata dal Presidente Renzo Ulivieri, stabilendo che per il prossimo campionato tutti gli allenatori potranno esercitare l’attività anche se privi di licenza Uefa B, con l’impegno di partecipare al primo corso utile per conseguire l’attestato.
Nel comunicato, disponibile in versione integrale sul sito della FIGC, si legge che le società partecipanti al Campionato Nazionale Serie D, al Campionato Nazionale Juniores, al Campionato di Eccellenza, di Promozione, nonché ai Campionati Nazionali maschili e femminili di Calcio a Cinque – compreso anche il Campionato Nazionale Under 21 – e ai Campionati Nazionali di Calcio Femminile, dovranno affidare la preparazione della prima squadra a un allenatore abilitato dal settore tecnico e regolarmente iscritto nei ruoli ufficiali dei tecnici. Fin qui nulla da obiettare.
Continuando nella lettura del testo ci s’imbatte però nel punto che suscita maggiori polemiche. I tecnici non abilitati, che nel corso della stagione sportiva 2011-2012 abbiano allenato in Società partecipanti ai Campionati di 1ª Categoria, di 2ª Categoria, di 3ª Categoria e al Campionato Regionale Juniores, potranno continuare a esercitare la loro attività anche nella prossima stagione, con l’obbligo di partecipare al primo corso utile per il conseguimento dell’abilitazione necessaria.
In pratica si stabilisce che è obbligatoria l’abilitazione, se però proprio non la si possiede, tranquilli, basta iscriversi al primo corso disponibile. Ovviamente la decisione ha lasciato perplessi molti degli allenatori che, come da regolamento, avevano conseguito la licenza. Con la presente rettifica però vedono sfumare con un solo colpo tutti gli sforzi profusi anche a livello economico.
Anche l’associazione allenatori sembra discostarsi da tale decisione in quanto avverte molto forte il timore di vedere l’allontanamento degli associati che non si sentirebbero più tutelati dalla normativa.