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Grecia, la crisi dilaga e il ministro del lavoro si dimette

Nikos Nikolopoulos non condivideva la linea filo-europea

La situazione economica precaria della zona Euro nell’ultimo anno solare ha portato a una vera escalation di problematiche sotto varie sfaccettature che alla fine hanno dato vita a forti ripercussioni soprattutto sulle fasce di cittadini più poveri. La situazione che preoccupa maggiormente è quella della Grecia dato che il Paese è stato seriamente vicino a dichiarare lo stato di default palesando pubblicamente, in ragione dei conti dissestati del proprio bilancio, le difficoltà nel breve periodo a saldare tutti i propri debiti e in particolar modo a non avere disponibilità economica per poter provvedere al pagamento dei lavoratori operanti nella pubblica amministrazione e di conseguenza anche i pensionati.

A livello politico questo ha comportato la caduta dell’allora Governo presieduto dal socialista Papandreou lo scorso 10 novembre 2011 al cui posto è stato nominato un esecutivo di natura tecnica che però non avendo, come invece successo in Italia con il professor Monti, l’indiscusso supporto in Parlamento da parte di alcune forze politiche in grado di formare una sorta di Maggioranza politica, non è riuscito a fare le riforme strutturali necessarie per contenere le spese e gettare le basi per una crescita da rimettere in moto quanto prima.

Come noto, si sono susseguite addirittura due elezioni politiche prima che finalmente all’indomani del voto del 17 giugno, è stato formato un nuovo esecutivo di decisa impronta pro Euro e cioè il Governo Samaras di centro destra. Purtroppo nemmeno questo sembra aver dato stabilità alla Grecia visto che un paio di giorni fa, il Ministro del Lavoro Nikos Nikolopoulos dopo nemmeno un mese di mandato, ha già di rassegnato le proprie dimissioni.

Ministro del Lavoro Grecia-Nikos NikolopoulosUna decisione sofferta e che comunque alimenta le tensioni sui mercati finanziari ovviamente ulteriormente preoccupati per quanto possa accadere in Grecia e di riflesso su tutta la zona Euro. L’ex Ministro Nikos Nikolopoulos ha motivato la propria decisione palesando discordanza verso la linea che vuole tenere l’esecutivo presieduto da Samaras, a suo dire, troppo compiacente verso le imposizioni che arrivano dalla comunità internazionale ed in particolare dall’Unione Europea. Adesso per Samaras e i propri collaboratori occorre designare il più velocemente possibile un nuovo Ministro del Lavoro, questa volta che sia concorde rispetto alle linee guida dell’attuale esecutivo ellenico. Una decisione che si preannuncia fondamentale non solo per la Grecia ma per tutto l’indotto europeo.