Soia: quotazione da record
Le ragioni dell’incremento dei prezzi
Le dinamiche dei prezzi del mercato mondiale delle materie prime alimentari hanno registrato un record storico della quotazione della soia e dei suoi derivati. Le ragioni principali dell’incremento dei prezzi non sono da rintracciare nelle oscillazioni speculative a cui sono spesso soggette le materie prime destinate all’alimentazione umana e alla zootecnia, ma anche nella forte siccità che ha colpito le coltivazioni statunitensi di soia e di mais.
La corsa al rialzo dei prezzi della soia e di altri cereali era un fenomeno che già nel 2010 aveva creato un notevole allarme nel settore dell’industria agroalimentare per le conseguenze che avrebbe potuto avere sull’aumento dei prezzi della carne e degli altri prodotti alimentari, ma la quotazione raggiunta nel mese di luglio 2012 ha superato i livelli di guardia toccando la quotazione di 13,70 euro per bushel dei semi di soia.
Nel corso del 2010 infatti si sono verificate una serie di situazioni che hanno determinato un’alterazione dei prezzi delle materie prime agricole dovute a ragioni analoghe a quelle attuali e imputabili -secondo gli esperti di meteorologia- all’effetto serra che ha compromesso le coltivazioni dei maggiori paesi produttori mondiali di cereali.
In una delle zone di maggior produzione mondiale della soia come il Midwest -secondo i climatologi- le temperature dovrebbero attestarsi nel breve periodo tra i 32,7 e i 37,78 °C, temperature che determineranno uno spostamento del periodo naturale di impollinazione e una conseguente diminuzione dei raccolti di soia.
Secondo il dipartimento dell’Agricoltura statunitense la siccità che sta colpendo le aree agricole del paese interesserà anche le produzioni di mais e di grano.
Se da una parte, per le ragioni descritte, si prevede un ridimensionamento della produttività delle materie prime alimentari, dall’altra parte è in costante aumento la domanda di soia e degli altri cereali da parte dei paesi emergenti e in particolare da parte di India e Cina.
Secondo gli analisti finanziari però i motivi dell’aumento del 50 per cento delle quotazioni delle commodities agricole negli ultimi 7 mesi, non sono solo dovute a ragioni climatiche, ma anche al notevole incremento della domanda delle materie prime per produrre biocarburanti come, ad esempio, i semi oleosi di soia utilizzati per la produzione di carburante diesel.