Imu seconda rata: potrebbe essere più alta della prima
L’aliquota è decisa dai vari comuni
Secondo alcune indagini di Confedilizia, la seconda rata della nuova imposta municipale sulla casa, l’IMU, sarà molto più alta rispetto all’acconto pagato. Per calcolare l’Imu seconda rata l’aliquota risulterà diversa rispetto a quella dell’acconto, che era del 7,6 per mille.
La seconda aliquota è invece decisa dai vari comuni, che la possono alzare, come ad esempio sta accadendo a Roma dove la rata si alza quasi dell’80% rispetto all’acconto. In alcuni comuni invece come Milano, Trieste e Torino, l’aliquota scelta è addirittura più bassa del 7,6 per mille, per il capoluogo lombardo e per la città friulana si aggira ai 6,75 per mille, mentre per il capoluogo piemontese scende addirittura al 5,75 per mille.
Facendo alcuni esempi con le varie cifre, a Roma, partendo con una rendita catastale di 787,60 €, la prima rata sarà stata di 500 euro circa, la seconda sarà di 900 euro, con un totale che arriva ai 1400 euro circa. Facendo lo stesso esempio in una città come Napoli, partendo con una stessa rendita catastale, il costo dell’Imu si aggira sempre sui 1400, 1500 euro.
Facendo l’esempio di città che invece hanno abbassato l’aliquota, come Milano, partendo da una rendita catastale di 877 euro, la prima rata sarà stata di 560 euro, la seconda si abbasserà fino ai 399 euro. A Torino invece su una rendita catastale 787 euro, la prima rata è di 500 euro, la seconda scenderà a 258 euro, quasi la metà. Alcune città invece manterranno la stessa aliquota della prima rata, ovvero del 7,6 per mille, alcune sono Aosta, Bologna, Firenze e Genova.
L’IMU risulta quindi di gran lunga più pesante come tassa rispetto alla precedente Ici rispetto alla quale si erano fatti vari paragoni che però risultano poco appropriati. Infatti prendendo in considerazione i costi di Roma, l’Ici, per un’abitazione simile a quella a cui abbiamo fatto riferimento prima, avrebbe avuto un costo di circa 190 euro. Mentre a Milano di 184 euro circa, a Torino il saldo sarebbe stato di addirittura soli 41 euro circa.