Mutuo di completamento o di ristrutturazione
Che cos’è e quali sono le agevolazioni in merito?
Il mutuo di completamento o di ristrutturazione è un finanziamento rilasciato dagli istituti bancari solo nei casi in cui l’immobile acquistato abbia bisogno di ultimare il proprio status per essere abitabile, o qualora si vogliano apportare delle migliorie.
Al giorno d’oggi questo tipo di finanziamento è largamente richiesto sia perchè viviamo in un paese ricco di edifici storici o comunque datati, e sia perchè quando si compra casa spesso e volentieri si è desiderosi di farla propria apportando delle migliorie che possono essere di carattere puramente estetico, come cambiare i pavimenti, oppure funzionali, come cambiare gli infissi, l’impianto di riscaldamento e la ristrutturazione del tetto. Le casistiche sono veramente infinite, ma tutte comprese all’interno di un progetto finanziario chiamato, per l’appunto mutuo per completamento e/o ristrutturazione.
Questo tipo di finanziamento ha delle agevolazioni particolari nel caso in cui l’immobile acquistato sia considerato “prima casa“, ossia la dimora abituale, laddove si ha la residenza. In questo caso sull’ammontare del mutuo andrà a gravare l’IVA agevolata con aliquota pari al 4%, valore che invece va da aggravare notevolmente la spesa, con un’impennata dell’aliquota pari al 10%, in tutti gli immobili che non sono considerati prima casa.
Nel caso in cui questa tipologia di mutuo interessi un immobile considerato prima casa, si possono considerare anche altre agevolazioni fiscali, come la detrazione degli interessi passivi maturati nell’anno, all’interno della dichiarazione fiscale che può essere il modello 730, per tutti coloro che hanno un sostituto d’imposta, oppure il modello UNICO.
Prima di ricorrere a tale prestito è necessario avere un’accortezza: è importante valutare accuratamente l’entità dei lavori sia in termini economici che tempistici, in modo tale da richiedere un importo di mutuo ragionevole e utile. Inoltre è necessario che i lavori vengano terminati entro i limiti definiti nel contratto, pena la perdita dei benefici della detrazione fiscale.