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Detrazione asilo nido del 19%: che cos’è e come richiederla

L’agevolazione vale sia per gli asili pubblici sia per quelli privati

Tra i rincari di autunno troviamo anche l’aumento della retta asilo nido. Un bel problema per chi ha figli piccoli, deve rientrare a lavoro e non ha nonni premurosi che possano occuparsi di loro. La tariffa da versare ai nidi, sia privati sia pubblici, rischia quindi di diventare ancora più proibitiva. Ricordiamo però che è possibile usufruire di una detrazione Irpef del 19% per le spese relative alla retta.

L’agevolazione spetta ai genitori di bambini di età compresa tra i tre mesi e i tre anni e può essere richiesta sia per figli naturali, sia per figli adottivi o in affidamento. La detrazione Irpef del 19% è valida sia per asili pubblici e privati.

Il limite massimo su cui è possibile calcolare la detrazione Irpef è di 632 euro per ciascun figlio, pertanto lo sconto massimo di imposta percepibile è pari a 120,08 euro.

La detrazione del 19% si applica in sede di dichiarazione dei redditi. È necessario allegare tutta la documentazione attestante le spese (bollettino bancario o postale, ricevuta di quietanza di pagamento o fattura) divisa tra i genitori sulla base detrazione retta asilo nidodell’onere da ciascuno sostenuto.

Sicuramente la detrazione non riuscirà a coprire le spese sostenute dalle famiglie per mandare i propri figli al nido, ma rappresenta comunque una piccola boccata di ossigeno.