Scoperto bancario: le modifiche in vigore dal primo di ottobre
Tutte le novità relative al Fido sul conto corrente
Da lunedì 1 Ottobre entrano in vigore delle novità che andranno a regolare in maniera completa tutto ciò che riguarda lo scoperto di conto corrente. Lo scoperto di conto corrente meglio conosciuto anche con il termine Fido è un prodotto finanziario che rientra nella categoria dei prestiti.
Si tratta di una forma di prestito leggermente differente rispetto a quelle classiche, in quanto prevede delle dinamiche molto particolari. In sostanza per potervi accedere il primo e più importante vincolo è quello di essere titolare di un conto corrente bancario in quel determinato istituto di credito. Aderendo allo scoperto conto corrente si usufruisce di un prestito automatico elargito dalla banca entro un pre-determinato tetto massimo. Praticamente si stabilisce a priori con la Banca la possibilità, nel caso in cui sul nostro conto corrente la disponibilità sia stata azzerata, oppure non sufficiente per un qualsiasi bisogno personale, di poter ritirare una somma che poi sarà rimborsata entro termini prestabiliti e con il pagamento di una sorta di commissione.
Dal 1 ottobre entrano in vigore per tutte le tipologie di conto corrente i costi da sostenere per aver accesso allo scoperto (decreto Remunerazione degli affidamenti e degli sconfinamenti).
Nello specifico le modifiche apportate introdotte all’interno del decreto Salva Italia varato nello scorso mese di dicembre 2011 dal Governo guidato dal professor Mario Monti, sono le seguenti:
- Nel caso in cui sia stato prestabilito tra il correntista e la rispettiva Banca la possibilità di aver accesso al Fido, allora i costi non potranno eccedere lo 0,50% del tetto massimo prestabilito per il prestito e la quota sarà corrisposta anche se il cliente non utilizza la somma messa a disposizione
- Se invece il conto corrente non prevede la possibilità di accedere a un Fido e il cliente comunque per una serie di ragioni va in rosso, l’istituto bancario applicherà la cosiddetta commissione veloce per un importo che, secondo quanto stabilito dalla legge, non potrà superare il costo dovuto per le spese di istruttoria.
- L’ultimo cambiamento è relativo alla durata del rosso che non può eccedere la settimana se lo scoperto è inferiore alla quota di 500 euro.