Mutui casa, cosa cambia con il tasso Libor?
Il Libor è uno degli indici sulla base del quale si calcola la rata dei mutui a tasso variabile. Riveste dunque un’importanza fondamentale e incide su contratti che hanno un valore complessivo di oltre 300 mila miliardi di dollari.
In seguito allo scandalo Barclays relativo alla manipolazione dell’indice, le regole per il calcolo del Libor sono state modificate in modo tale da garantire una maggiore trasparenza. In sostanza l‘indice non sarà più controllato dalla British Bankers’ Association (Bba) ma dalla Fsa. L’obiettivo è determinare il Libor sulla base di transazioni osservabili, eliminando il fattore della discrezionalità e aprendolo a più attori.
Cosa cambia per i mutuatari italiani? In realtà niente perché i nostri mutui seguono l’Euribor che non ha subito nessuna modifica. Nemmeno i tanti inglesi o americani che hanno un mutuo indicizzato al tasso Libor riscontreranno particolari cambiamenti. L’indice infatti continuerà a oscillare verso l’alto o 
verso il basso con le consuete ripercussioni sulla rata del finanziamento. L’unica differenza è che i mutuatari sapranno che quella che stanno pagando è una rata corretta, perché stabilita dal mercato finanziario e non da un gruppo ristretto di istituti bancari.
Gli unici cambiamenti potrebbero essere avvertiti nel campo dei derivati, come i contratti swap i bond a tasso variabile legati al Libor.In questi casi i risparmiatori vedranno i rendimenti dei loro investimenti più equi.