Mercatini di Natale 2012, quelli da non perdere in Italia
La mappa completa da Nord a Sud
Il Natale è una ricorrenza ricca di fascino, di storia e di tradizioni legate alla fede cristiana, ma anche alle antiche usanze locali. Caratteristici dell’Europa del Nord, ma ormai diffusi anche nelle regioni italiane, i mercatini del Natale 2012 portano nelle strade e nelle piazze l’atmosfera allegra e sognante di questa festa, oltre a una grandissima varietà di articoli e decorazioni di ogni genere e prezzo, ideali da regalare.
Il Trentino Alto Adige è la regione che ospita i mercatini natalizi più famosi d’Italia: Bolzano, dal 30/11 al 23/12, e Merano, ma anche Brunico, Levico Terme, Bressanone, fino ad Arco di Trento, sul lago di Garda. Con lo splendido scenario naturale dei paesaggi del luogo, i mercatini propongono oggettistica tipicamente tirolese e decorazioni per l’albero di Natale e per la casa.
Un altro mercatino incorniciato dalle montagne è quello di Aosta, tra dicembre e gennaio, dove accanto ad addobbi, candele e oggetti in legno si trovano anche prodotti enogastronomici locali. Dalla montagna alle isole, il mercatino di Cagliari offre ceramiche, tessuti, libri, ma soprattutto una grande varietà di gioielli artigianali e pietre preziose.
In una delle città più incantevoli d’Italia, Napoli, l’arte del presepe artigianale è divenuta un simbolo noto in tutto il mondo, e le botteghe degli artigiani non si limitano al mercatino natalizio, ma restano aperte in tutto il resto dell’anno.
Milano anticipa il mercato natalizio alla festività di Sant’Ambrogio, 8 dicembre, con una grande fiera dove sono in vendita pezzi di antiquariato anche rari e preziosi, mentre il più “natalizio” dei mercatini è quello di Livigno (dal 25/11 alla Vigilia), frequentatissima meta degli sportivi, con le sue bancarelle cariche di decorazioni e oggetti artigianali.
In Friuli Venezia Giulia, Pordenone a Natale si anima di luci e bancarelle, oltre che del tradizionale presepe a grandezza naturale.
L’atmosfera più insolita e affascinante non può essere che per Venezia, dove le bancarelle si succedono tra scale e ponti, specchiandosi nelle acque dei canali.