Stufe a pellet, come scegliere in tutta sicurezza il combustibile da usare
Gli accorgimenti da avere e le certificazioni presenti sul mercato
Nonostante le temperature siano leggermente superiori alla media, in casa abbiamo già iniziato ad accendere i riscaldamenti almeno per qualche ora. Abbiamo già visto in un precedente post che tra gli impianti più economici al primo posto troviamo sicuramente le stufe a pellet, decisamente più efficienti rispetto alle altre soluzioni a gas o corrente. L’impianto si alimenta con il pellet, cilindretti di segatura pressata, dall’alto potere calorifico. Non trattandosi di legna tradizionale, nella scelta di questo tipo di combustibile dobbiamo prestare particolarmente attenzione alla sua origine: deve derivare da legname vergine, non trattato ossia con corrosivi, colle o vernici che possono essere molto nocivi per la nostra salute.
Per scegliere quale tipo di pellet usare la prima cosa da fare è leggere attentamente l’etichetta. Possiamo trarre alcune utili informazioni dal nome del produttore e dall’origine dei materiali, meglio privilegiare ad esempio i materiali della filiera corta. Quanto al tipo di legno il migliore è il faggio seguito da abete e latifoglie.
L’elemento più importante per essere realmente sicuri dell’origine controllata del pellet che usiamo è dato dalle certificazioni. Le principali sono due:
- ENplus – è una certificazione di sistema che esamina tutta la catena di produzione, dalla ricezione delle materie prime, allo stoccaggio del combustibile fino alla consegna al consumatore;
- Pellet Gold – è un sistema che prevede l’analisi del contenuto di formaldeide e della radioattività. È un marchio volontario riconosciuto in seguito a controlli effettuati da rappresentanti di associazione dei consumatori, del mondo ambientalista, produttivo, dell’Università e del settore pubblico allargato.
Prestando attenzione a questi semplici elementi possiamo scegliere in tutta sicurezza il pellet da usare e risparmiare sul riscaldamento in tranquillità.