Mutui casa agevolati per i coniugi con contratto di lavoro precario
Come accedere al Fondo stanziato dal Ministero della Gioventù
Di questi tempi ottenere un mutuo è molto difficile. Se in più i richiedenti ricadono nella categoria dei lavoratori precari, l’impresa diventa praticamente impossibile. Per questo motivo il Ministero della Gioventù ha lanciato un progetto volto proprio ad agevolare questa fascia di persone. Si tratta di Diritto alla Famiglia, che prevede lo stanziamento di un fondo di 50 milioni per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa del quale possono beneficiare coniugi e nuclei familiari monogenitoriali con figli minori con un contratto di lavoro dipendente atipico o a tempo determinato.
Per accedere al Fondo è necessario inoltre avere un reddito ISEE sotto i 35 mila euro di cui la metà deve provenire da contratti di lavoro atipici. L’immobile che si vuole acquistare deve rientrare nella categoria di abitazione principale, deve avere una superficie che non superi i 90 metri quadri e non deve possedere le caratteristiche delle abitazioni di lusso. Sono escluse dunque dal fondo gli immobili che rientrano nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi).
La somma massima erogabile per l’acquisto della prima casa è di 200mila euro. Le garanzie per la banca che eroga il mutuo casa sono l’ipoteca sull’immobile e lo Stato. Infatti, in caso di insolvenza del mutuatario, è lo Stato che si fa carico di sanare il debito con la banca: se entro 100 giorni dall’invio del sollecito il cliente non paga la rata del mutuo, la banca può procedere a chiedere l’utilizzo del fondo statale per coprire il pagamento.
Infine per quanto riguarda i tassi di interesse, essi sono agevolati e sono stabiliti dalle singole banche nei parametri stabiliti dall’accordo tra Dipartimento e ABI.