Come effettuare la disdetta del canone Rai
Le modalità per non pagare più la tassa
Siamo ormai vicini alla scadenza per il pagamento dell’importo riguardante l’abbonamento Rai che come ogni anno viene ricordata ai cittadini attraverso una infinita serie di passaggi pubblicitari. Un canone o per meglio dire una tassa, che molti italiani ritengono ingiusta soprattutto in ragione del fatto che si basa sul possesso o meno di un apparecchio audiovisivo attraverso il quale potenzialmente si possa giovare della visione dei canali della piattaforma Rai. Vediamo dunque come poter effettuare la disdetta del canone Rai e quali sono i presupposti da rispettare per fare ciò. Il concetto che sta alla base della disdetta è quello di dimostrare di non essere in possesso all’interno della propria abitazione o di un qualsiasi immobile, di un dispositivo che consenta la visione dell’offerta mediatica Rai. Per fare ciò occorre che si verifichi una delle seguenti situazioni:
- Cessione a vario titolo di tutti gli apparecchi audiovisivi di proprietà a favore di altre persone. È importante notare e sottolineare che si parla di cessione e non di vendita e quindi possono essere anche dati a titolo gratuito.
- Non vi sono più apparecchi audiovisivi all’interno dell’abitazione in quanto sono stati fatti oggetto di un furto oppure sono andati distrutti a seguito di un guasto o di un incendio.
- Viene inviata una richiesta di Suggellamento di tutti gli apparecchi presenti in casa.
Nel caso della cessione degli apparecchi a terzi, il proprietario è obbligato a segnalare gli estremi di colui che ne beneficia, compreso l’indirizzo di residenza. La comunicazione va inviata a mezzo di raccomandata a/r all’Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale I di Torino – Sportello SAT cap 22 10121 Torino. Inoltre per presentare la disdetta, è facilmente reperibile e scaricabile dal web il modello della disdetta da compilare e inviare. Dopo che lo sportello SAT avrà ricevuto la richiesta di disdetta, provvederà a inviare all’abbonato un modulo che dovrà essere riempito in ogni sua parte e rispedito all’indirizzo indicato. La stessa cosa vale nel secondo caso.
Diversa invece è la questione relativa al suggellamento che prevede oltre all’invio della richiesta anche il pagamento di 5,16 euro per ogni televisore da suggellare. In buona sostanza il suggellamento consiste nell’effettuare un’operazione che rende non fruibile l’apparecchio. Il pagamento va effettuato tramite bollettino postale sul quale va indicato nella causale il proprio numero di abbonato e il totale corrispondente al numero di apparecchi da suggellare.