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Dove salvarsi dalla fine del mondo? A Bugarach, un piccolo paesino sui Pirenei

Il luogo mistico in cui mettersi al sicuro dalla Profezia Maya

Una manciata di ore ci separa dal fatidico 21 dicembre 2012, che secondo la Profezia Maya sarebbe l’apocalittico e ultimo dei nostri giorni sulla Terra. Dunque, come salvarsi dalla fine del mondo, ammesso che salvarsi sia possibile?

In molti sperano di riuscirci e si stanno attrezzando per fronteggiare eventuali catastrofi: qualcuno si cautela dotandosi di cibo in scatola, medicinali e maschere antigas; c’è chi costruisce bunker sotterranei blindati o moderne e costosissime arche di Noè; molti altri sono in partenza per alcuni luoghi considerati “sacri”, in cui la Profezia non dovrebbe realizzarsi. Non a caso rispetto all’anno scorso si registra un incremento del 41% nell’acquisto di biglietti di sola andata verso alcune località cosiddette magiche e misteriose.

Tra queste, oltre a Cisternino in Puglia, una delle mete predilette è Bugarach, un paesino situato sul versante francese dei Pirenei, nel dipartimento di Languedoc-Roussillon, che è da sempre oggetto d’interesse di svariate correnti esoteriche e new-age.

A causa della vicinanza geografica con Rennes-le-Chateau, dove si narra sia custodito il Santo Graal, e a causa della particolarità geofisica del Pech de Bugarach, una “montagna capovolta” in cui i sedimenti più antichi sovrastano quelli più recenti, si ritiene che il piccolo villaggio sia attraversato da potenti correnti energetiche e dunque adatto a custodire segreti misteriosi. Inoltre, c’è chi crede che una popolazione aliena si nasconda nelle cavità della montagna e uscirà allo scoperto il 21 dicembre 2012 per indicare la via della salvezza.

Bugarach fine del mondoIl piccolo borgo è un incantevole sito incastonato nei Pirenei, abitato da meno di duecento anime, ed è rinomato non solo per il suo indiscutibile fascino esoterico, ma soprattutto per i suoi sentieri, meta degli appassionati del trekking e della montagna. Molto famosa tra gli appassionati d’arte è anche la piccola chiesa dedicata a San Martino, ricalcata sul modello della Chiesa della Maddalena di Rennes-le-Chateau.

Quest’anno il villaggio è stato preso d’assalto da venditori di amuleti, furbi investitori e turisti che sperano di sopravvivere alla notte più attesa dell’anno. Attenzione, però, perché sopravvivere all’Apocalisse costa caro: una notte in una camera privata dei pochi alberghi disponibili può raggiungere il prezzo di 1.500 euro, una piazzola per la tenda sfiora i 450 euro.