Bolletta dell’acqua, in arrivo i rimborsi post referendum
Verrà restituita ai cittadini la quota relativa al capitale investito dal gestore
Buone notizie per i contribuenti italiani. Una porzione delle bollette dell’acqua pagate dopo il referendum 2011 saranno rimborsate. L’Authtority per l’energia elettrica e il gas ha infatti dato via a una procedura per valutare la restituzione della quota del capitale investito dal gestore del servizio idrico. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e cosa fare per la restituzione dei soldi.
L’esito del referendum del 2011 ha abolito la norma che prevede il pagamento in bolletta da parte del cittadino del capitale investito dal gestore. Nonostante l’esito delle votazioni, però, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, una volta chiamata a stabilire le nuove tariffe, ha richiesto sulla questione un parere del Consiglio di Stato.
Ovviamente il responso non è arrivato immediatamente e in attesa, l’Auhtority ha dato il via a tariffe che continuavano a prevedere il pagamento di una quota del 7% relativa al capitale investito dal gestore del servizio idrico.
Ora però il Consiglio di Stato si è espresso e ha confermato la non coerenza delle tariffe attuali con i risultati del referendum 2011. Pertanto, verrà restituita la quota di bolletta del servizio idrico che abbiamo pagato in più.
Come fare per avere il rimborso? In primo luogo, l’Autorità dovrà analizzare tutte le tariffe applicate nella varie parti d’Italia per valutare se effettivamente le bollette dell’acqua sono state gonfiate. Una volta effettuata questa verifica, verranno emessi i primi rimborsi sottoforma di conguaglio.
Da sottolineare il fatto che in un primo momento verranno messi in pagamento solo gli esborsi maggiori che vanno dal 21 luglio 2011 al 31 dicembre. Per le eccedenze del 2012, dovrà invece essere varato un nuovo regolamento ad hoc.