Bollo auto: le esenzioni per disabili, per i veicoli poco inquinanti e per le macchine storiche
Tutto quello che c’è da sapere per non pagare la tassa
I continui aumenti del prezzo del carburante, dei costi dovuti per il premio annuale per l’assicurazione rc auto e dell’importo relativo al bollo auto, stanno facendo si che l’automobile sia diventata di fatto un bene di lusso a cui sempre più italiani sono costretti a fare a meno. Tuttavia ci sono delle situazioni in cui si può accedere a una esenzione del bollo auto che come noto è una tassa di proprietà. Nello specifico vi sono delle categorie di autoveicoli per i quali la legge italiana prevede un abbattimento totale o parziale dell’imposta anche se è bene ricordare che l’importo differisce, anche per la stessa auto, a seconda della regione italiana nella quale essa viene immatricolata.
Le categorie per le quali sono previste delle esenzioni sono:
- Auto utilizzate per il trasporto di disabili.
- Auto che hanno un motore poco inquinante.
- Auto immatricolate da tantissimi anni e che vengono per questo considerate storiche.
Cerchiamo di valutare caso per caso, per evidenziare quali e in che misura sono possibili le esenzioni. Per quanto concerne la prima categoria, possono beneficiarne non vedenti e sordomuti, disabili con difficoltà nei movimenti, con gravi disfunzioni nelle capacità di locomozione e portatori di handicap di natura psichici e mentali. Per questa categoria c’è l’esenzione totale del bollo, a patto che l’auto sia di cilindrata inferiore ai 2 mila centimetri cubici per motori alimentati a benzina e inferiore ai 2 mila e 800 centimetri cubici per i motori alimentati a diesel. L’esenzione è fruibile anche se l’auto non è intesta al disabile purchè il proprietario non abbia un reddito annuo superiore ai 2 mila e 840 euro.
Passando alle auto che utilizzano motori differenti da quelli tradizionali e quindi rivolti ad un abbassamento del tasso di inquinamento, per quelle che sono esclusivamente a metano o gpl c’è un’esenzione parziale del bollo che varia a seconda della Regione dove risulta immatricolata e che nella media dei casi è pari al 75%. Per le auto alimentate elettricamente, per i primi cinque anni successivi all’immatricolazione c’è l’esenzione totale mentre nei successivi è pari al 75%. Poi ci sono le cosiddette auto ibride ed ossia quelle che dispongono di un motore alimentato in almeno due modalità, per le quali c’è l’esenzione totale per i primi tre anni.
Infine per le auto storiche c’è da fare un distinguo:
- Quelle con più di trenta anni dalla prima immatricolazione (auto storiche) c’è da pagare un piccolissimo bollo che oscilla a seconda della Regione dai 25 ai 30 euro circa.
- Quelle che invece sono immatricolate da almeno venti anni possono rientrare tra le auto storiche purchè rispettino alcuni parametri. Per maggiori informazioni in merito si può visionare il sito dell’ASI.
Per richiedere l’esenzione è necessario compilare un apposito modulo entro novanta giorni dalla scadenza del bollo auto e farlo pervenire all’ufficio Tributi Regionale. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito dell’ACI.