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Rinegoziare il mutuo dopo il decreto liberalizzazioni

Ecco cosa cambia per i mutuatari

La rinegoziazione del mutuo è quella pratica che permette di modificare le condizioni contrattuali sottoscritte al momento dell’apertura del prestito. Anche i mutui beneficeranno del decreto legge sulle liberalizzazioni che sta coinvolgendo la scena politica italiana in questo momento.

Il decreto legge sulle liberalizzazioni, oltre a tradursi in piccole e grandi novità per numerosi settori dell’industria e del commercio, porterà variazioni significative anche nel mondo bancario e, in particolare, per quanto concerne i mutui. Le novità più importanti riguarderanno le modalità di acquisizione, gestione ed estinzione delle ipoteche connesse al contratto di mutuo. Abbiamo già visto insieme alcune delle novità introdotte dal decreto nei nostri post precedenti; andiamo un pò più nello specifico.

Per ciò che riguarda i finanziamenti a medio e lungo termine, le novità più importanti riguarderanno la rinegoziazione dei contratti di mutuo. Mentre il precedente sistema di rinegoziazione prevedeva l’obbligo di modificare le condizioni del prestito solo nella stessa banca in cui si era stipulato il mutuo, con il nuovo sistema introdotto dal decreto liberalizzazioni, imprese e famiglie potranno cercare sul mercato l’istituto di credito che offre le migliori condizioni e spostarsi verso il nuovo istituto rinegoziando la formula e l’entità del mutuo. Tutto questo senza tempi burocratici estenuanti, né addebiti o commissioni per il mutuatario.

Altra novità importante per i consumatori introdotta dal decreto, riguarderà la sottoscrizione del contratto di mutuo. Grazie alla norma sulle liberalizzazioni infatti non sarà più necessario aprire un conto corrente all’atto della sottoscrizione del mutuo, anche nel caso in cui si desideri stipulare un mutuo con un nuovo istituto di credito differente dal proprio. L’innovazione dovrebbe comportare la possibilità di accedere a un più ampio ventaglio di prodotti creditizi, incrementando il livello di competitività del comparto e, di conseguenza, andando a procedere nei confronti di un potenziale calo del costo del denaro per l’utenza dei servizi finanziari.

Anche le polizze assicurative saranno toccate dal nuovo decreto. Nel caso di polizza sottoscritta in contemporanea alla stipula del mutuo, la banca non potrà obbligare il mutuatario a stipulare un contratto di assicurazione abbinato al finanziamento da lei stessa erogato, ma dovrà presentare una serie di alternative equiparabili, all’interno delle quali il mutuatario sceglierà la più conveniente. Sarà anche possibile per il mutuatario proporre una polizza assicurativa presente sul mercato da sottoporre all’approvazione dell’istituto.

Ultima novità del decreto liberalizzazioni è quella riguardante la chiusura del mutuo: non sarà più obbligatorio l’intervento del notaio a certificare la fine dei pagamenti, sarà l’ultimo pagamento effettuato a sancire ufficialmente la fine del mutuo.