Inps e riscatto laurea: conviene ancora?
Nessuna certezza di ridurre l’età pensionabile e costo di richiesta molto elevato
Il riscatto della laurea consiste nel pagare all’Inps il corrispettivo che si sarebbe dovuto versare durante gli anni di studio se il soggetto avesse lavorato invece di andare all’università. Il sistema è pensato per permettere al contribuente di anticipare il pensionamento e di ricevere dall’Inps un assegno più elevato, facendosi conteggiare nella propria anzianità di carriera anche il tempo trascorso nella formazione accademica (a patto ovviamente che sia conseguito il titolo). La riforma Fornero ha però introdotto importanti modifiche al sistema previdenziale italiano e rimane quindi da capire se il riscatto sia ancora conveniente.
Il primo punto da chiarire è se il riscatto di laurea sia utile al fine di ridurre i tempi necessari per andare in pensione. La riforma Fornero ha innalzato il limite di età pensionabile a 66 anni, rendendo in pratica nulla la possibilità di avvalersi del riscatto. L’unica strada percorribile sarebbe quella di richiedere la pensione anticipata una volta raggiunti i 42 anni (41 per le donne) di contribuzione, ma ovviamente, è molto più frequente riuscire a maturare la pensione per età che per anni di contributi versati. Quindi, il riscatto laurea sembrerebbe non essere conveniente per quanto concerne l’eventuale anticipo del pensionamento.
Passiamo ora all’aspetto prettamente economico. Per valutarlo dobbiamo capire se la spesa da affrontare per far fronte a 4-5 anni di contributi aggiuntivi verrà bilanciata dall’assegno pensionistico che si andrà a ricevere. Per calcolare il costo del riscatto laurea occorre prendere in considerazione la retribuzione dichiarata dal lavoratore nell’anno che precede la domanda di riscatto a cui viene applicata l’aliquota pensionistica della sua categoria professionale.
Facciamo un esempio pratico, ripreso da un articolo pubblicato dalla Repubblica degli Stagisti. Ipotizzando un reddito lordo di 14mila euro l’anno (la media per un giovane precario), con un’aliquota del 33%, per riscattare la laurea sarebbero necessari circa 18.500 euro. Per chi guadagnasse 32mila il costo complessivo dell’operazione lieviterebbe a circa 42mila euro. Una cifra non da poco, che merita un’attenta valutazione.
In base a queste considerazioni quindi richiedere il riscatto Inps sembra non essere conveniente: costi troppo elevati e nessuna certezza di anticipare l’età di pensionamento.