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Liberalizzazione polizza mutuo

La banca deve proporre almeno due diversi preventivi

Il decreto liberalizzazioni è intervenuto anche in materia mutui. A seguito degli emendamenti presentati all’articolo 28 del decreto, i mutui non sono più vincolati all’apertura di un conto corrente e le banche non possono più assumere il doppio ruolo di creditori e assicuratori. Il testo dell’emendamento è stato approvato al Senato e manca solo il via libera della Camera per l’entrata in vigore definitiva.

La liberalizzazione delle polizze prevede che se l’erogazione di un mutuo immobiliare o di un prestito personale è subordinata alla stipula di una polizza vita, l’intermediario dovrà sottoporre al cliente almeno due preventivi di due differenti compagnie, diverse da quelle con cui intrattiene rapporti commerciali. È considerata infatti una pratica commerciale scorretta obbligare, ai fini della stipula di un contratto di mutuo, alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dall’intermediario stesso.

Inoltre, il cliente è sempre libero di scegliere sul mercato una polizza vita di suo gradimento: in tal caso, la banca è obbligata ad accettarla senza variare le condizioni del mutuo o del prestito offerto. In tal modo si evita che eventuali sconti sul tasso di interesse possano far propendere il cliente verso la polizza più gradita alla banca anziché verso quella più conveniente per lui.

L’emendamento al decreto liberalizzazioni introduce così importanti novità in materia mutui. L’obiettivo è regolamentare il settore dei finanziamenti e impedire alle banche di lucrare sostanziose provvigioni attraverso la vendita di polizze assicurative al cliente che accende un mutuo.

In seguito all’approvazione definitiva dell’emendamento, l’Isvap, l’organo di controllo del settore assicurativo, dovrà emanare un provvedimento indicante le modalità con cui dovranno essere presentati al cliente gli eventuali preventivi qualora sussista l’obbligo di far stipulare una polizza vita.