Ajax, un modello di calcio giovanile esportabile
Investire nelle sezioni giovanili per creare i campioni di domani
L’Ajax è la squadra più titolata ed importante d’Olanda. Si tratta di una società di grande tradizione nata nel 1900 che oltre a dominare da sempre il campionato nazionale ha ottenuto grandi successi anche a livello internazionale.
La forza dell’Ajax soprattutto negli ultimi decenni è indissolubilmente legata alla grande cura del settore giovanile. Non a caso si parla di “modello Ajax” indicando la particolare e fruttuosa politica nonché la linea tecnica adottate dalla società di Amsterdam.
Il calcio olandese non dispone di grande forza economica e non può acquisire all’estero campioni affermati pertanto si è reso necessario valorizzare al massimo i giocatori dei propri vivai, sia per lanciarli nella squadra maggiore, sia per venderli all’estero.
La meticolosità della preparazione e l’attenzione per la tattica diventano dunque fondamentali così come notevole importanza riveste il bel gioco. Lo schema principalmente utilizzato è il 4-3-3 che all’occorrenza si trasforma in 3-4-3 con l’avanzamento del centrale di difesa.
Alla base della filosofia di gioco c’è il possesso di palla. Requisito fondamentale è la capacità dei giocatori di palleggiare in modo perfetto, portiere compreso. L’estremo difensore infatti non deve solo difendere i propri pali, ma essere in grado anche di impostare il gioco sugli esterni.
Fin dalle squadre più giovani i tecnici dell’Ajax insegnano ai ragazzi a giocare la palla in verticale, facendo il minimo ricorso ai passaggi laterali. Ciò permette di guadagnare campo e creare la superiorità numerica con un solo passaggio. Siccome questo tipo di gioco espone la squadra a frequenti azioni di contropiede è necessario che concorrano nell’effettuare il pressing.
I Talent-Scout della società sono sempre attenti ai giovani delle altre formazioni olandesi, quindi se notano giocatori interessanti tentano di portarli in società. I ragazzi vengono convocati per un periodo di prova nel corso del quale vengono visionati dai tecnici del settore giovanile che esprimono poi il giudizio finale circa la loro permanenza.
Oltre alle doti tecniche, che possono essere affinate, grande importanza viene attribuita alla visione di gioco ed all’intelligenza dei giocatori.
Un aspetto di notevole rilievo è quello disciplinare. Sono fondamentali la puntualità, l’educazione e il rispetto verso allenatore, compagni, avversari ed arbitro. Inoltre sono considerati anche il comportamento all’esterno del campo di gioco ed il rendimento scolastico. Infine i ragazzi delle giovanili dell’Ajax sono chiamati a curare il proprio aspetto, evitando l’uso di orecchini e braccialetti.
Quello dell’Ajax è un modello sicuramente adattabile al nostro calcio soprattutto in questo periodo di difficoltà economica. Molto società italiane cercano infatti di riprodurlo puntando molto sul settore giovanile. Roma e Juventus in particolare stanno prendendo ad esempio la società olandese per costruire un serbatoio per la prima squadra del futuro. I recenti successi delle formazioni primavera di queste due società sembrano confermare che tale filosofia può essere adottata con successo anche nel nostro paese.