Continua il rincaro dei mutui: le offerte peggiori e migliori
Picchi al ribasso nel settore mutui, ma tassi di interesse in crescita
In questi tempi di crisi economica anche il settore immobiliare sta vivendo una situazione di forte stallo, dovuta soprattutto alle strette creditizie degli istituti bancari che hanno provocato nel mese di Febbraio un picco al ribasso del 48% nella domanda dei mutui immobiliari rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Il trend negativo dei mutui immobiliari è dovuto da una parte all’abbassamento del valore dell’indice Euribor, che costituisce il riferimento per i finanziamenti variabili, dall’altra dalla quota record negativa raggiunta dall’indice Eurirs ai livelli più bassi dell’ultimo decennio.
In queste condizioni, fino a un anno fa i tassi variabili sarebbero costati in media il 2,5% e i fissi meno del 4,5%; oggi servono almeno due punti in più. Secondo i dati di una recente indagine di Mutuionline e Mutuisupermarket, volendo ipotizzare uno scenario comprendente un mutuo di 100 mila euro da rimborsare in 20 anni, tutti i principali istituti bancari italiani offrono tassi d’interesse molto onerosi.
Tra le offerte bancarie con tasso d’interesse fisso spicca Bipiemme con un tasso nominale del 6,48% ,che sale al 6,83% con TAEG comprensivo di tutte le voci spesa correlate. Molto alto anche il tasso effettivo dell’offerta Intesa San Paolo che si attesta al 6,65% a fronte di un tasso nominale del 6,10%.
Per le offerte a tasso variabile invece la più dispendiosa risulta CheBanca con un tasso nominale del 4,12% che diventa 4,42% con tasso effettivo. Seguono le offerte San Paolo e Cariparma con tassi effettivi rispettivamente del 3,98% e del 3,91%.
Tra le offerte più economiche a tasso fisso troviamo Cariparma con un 6,22% di tasso effettivo e Webank che si attesta al 6,23%. Di Webank anche la migliore offerta a tasso variabile con un tasso effettivo del 3,89%, seguita da BNL con il 3,91%.