La carriera di Alberto Zaccheroni
Da Cesenatico al Giappone
La carriera di Alberto Zaccheroni, classe 1953, originario di Meldova, in Emilia Romagna, inizia nel 1984 quando viene chiamato ad allenare il Cesenatico in serie C2 per salvarlo da una probabile retrocessione. Nella stagione 1985/86, subentrerà ancora una volta ad un suo collega accomodandosi sulla panchina del Riccione, nel campionato Dilettanti.
Nella stagione 1988/89 firmerà per il Baracca Lugo, sempre in serie D, e riuscirà in una straordinaria impresa conquistando la promozione in C2 nella prima stagione, e quella in C1 l’anno successivo, conquistandosi un pò di notorietà. Zaccheroni ha infatti una propria peculiarità nel panorama degli allenatori italiani: è uno dei pochi a non aver mai giocato a calcio a livelli professionistici.
Zaccheroni verrà ingaggiato come allenatore del Venezia di Zamparini , con il quale avrà un rapporto a dir poco tormentato: nonostante una prima stagione ad altissimi livelli e la conquista l’anno successivo della promozione in serie B, nelle successive due stagioni verrà due volte esonerato e due volte richiamato dal presidente del Venezia.
Dopo le parentesi con il Bologna e il Cosenza, con il quale riesce a raggiungere un obiettivo salvezza quasi impossibile a causa dei nove punti di penalizzazione inflitti alla società, nel 1995 la carriera di Zaccheroni arriva ad una svolta: viene infatti chiamato alla guida della neopromossa Udinese in Serie A. Dopo un primo anno discreto, al secondo avviene il mezzo miracolo con la qualificazione in Coppa UEFA, ottenuta grazie al suo caratteristico 3-4-3 e al suo calcio bello da vedere che impressionò un pò tutti.
E’ nella stagione 1997/98 che l’Udinese di Zaccheroni compie la sua impresa più alta: spogliatoio affiatato e bel calcio valgono a Zaccheroni un incredibile terzo posto in serie A dietro solo a Juventus e Inter.
L’impresa di Udine vale a Zaccheroni il passaggio alle big del calcio. L’anno successivo viene infatti ingaggiato dal Milan in una fase di transizione dopo i successi degli anni precedenti. Ma la mano di Zaccheroni si fa subito sentire e nonostante il Milan fosse partito un gradino sotto le altre big italiane, a fine campionato opererà una favolosa rimonta che lo porterà a vincere uno degli scudetti più inaspettati della sua storia.
I rapporti con il presidente del Milan Berlusconi però non sono dei migliori e dopo l’eliminazione dalla Champions League, Zaccheroni viene esonerato per passare per un breve periodo prima alla Lazio,poi all’Inter ed infine alla Juventus.
Dall’Agosto del 2010 è alla guida della nazionale Giapponese, con la quale Zaccheroni ha vinto l’edizione 2011 della Coppa d’Asia battendo in finale l’Australia in una partita tiratissima giocata fino ai tempi supplementari. Nell’Ottobre del 2011 proprio per queste conquiste, Zaccheroni verrà ufficialmente ricevuto dall’imperatore nipponico Akihito a dimostrazione della stima e del riconoscimento verso l’allenatore italiano che è riuscito a riportare la coppa continentale in Giappone.