L’Udinese, che miniera d’oro! apr13

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L’Udinese, che miniera d’oro!

Una delle realtà più felici del calcio italiano

Nella settimana in cui è stato reso pubblico il debito del campionato di serie A una delle poche squadre che dimostrato di avere un bilancio in attivo è l’Udinese che ormai rappresenta una delle realtà più felici del calcio italiano.

Dopo Sanchez e Inler, Armero e Isla in vetrina

Ogni anno l’Udinese vende i propri pezzi pregiati (Di Natale escluso) e ogni anno le ambizioni del club aumentano. L’anno scorso i friulani erano arrivati quarti in campionato e fra gli artefici di questa impresa c’erano Sanchez e Inler, i quali sono stati venduti in estate, rispettivamente, al Barcellona e al Napoli. Molti pensavano che l’Udinese non potesse mantenere il rendimento dell’anno scorso senza questi due fuoriclasse; invece la squadra di Guidolin è riuscita a tenere testa a Juventus e Milan nella corsa scudetto fino al gennaio e adesso i friulani sono in piena corsa per il terzo posto. Fra i protagonisti di questo campionato (uno dei migliori della storia dei bianconeri) ci sono senza dubbio gli esterni Armero e Isla che sono destinati ad infiammare il mercato estivo, mantenendo così viva la tradizione dell’Udinese che da parecchi anni a questa parte mette in vetrina giocatori che riscuotono un interesse delle migliori squadre d’Italia e d’Europa.

Una plusvalenza di livello mondiale

Analizzando i dati di mercato dell’Udinese dal 1999 ad oggi si può notare come la capacità dei Pozzo sia così straordinaria da fare impallidire le società di tutto il mondo. In questi 13 anni il presidente bianconero ha speso in tutto 38,7 milioni per portare in Friuli i vari Sanchez, Inler, Quagliarella, Asamoah, Iaquinta, Pepe, Pazienza, Pizarro, Muntari. Tutti questi giocatori sono stati venduti per una cifra totale di 186,3 milioni di euro che equivalgono ad una plusvalenza di 147,6 milioni di euro! La cessione più onerosa è ovviamente quella di Sanchez al Barcellona dove i blaugrana hanno sborsato una cifra di circa 38 milioni di euro (27 per il cartellino +11 di bonus che però saranno versati in base alle prestazioni del cileno). In un mondo di calcio dove le società più forti sono anche quelle più indebitate e con un fair-play finanziario alle porte quello dei friulani è un esempio da seguire in tutto il globo calcistico.

La ricetta segreta dei Pozzo

Ma come l’Udinese ogni anno a scoprire nuovi talenti a poco prezzo e a rivenderli a cifre da capogiro? Il trucco sta non solo nel vastissimo gruppo di osservatori che segue giocatori di tutto il mondo per la società dei Pozzo, ma sta anche nell’ambiente in cui si trovano i bianconeri. La società non ha particolari ambizioni e non ha l’angoscia di dover vincere a tutti i costi e in tempi brevi. Pertanto i giovani che vengono pescati in tutto il mondo e in particolare il sud America hanno maggiori possibilità di crescere, di giocare e quindi di poter esprimere il proprio talento, fino a che non raggiungono un ottimo livello.