Ryann Giggs: la bandiera del Manchester United apr20

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Ryann Giggs: la bandiera del Manchester United

Il calciatore vestirà la maglia dei Devils fino al 2013

L’eterno rapporto tra Ryan Giggs e il Manchester United continuerà ancora per un altro anno L’ultimo? Impossibile dirlo. Molti pensavano che questa in corso fosse l’ultima stagione giocata da Giggs, ma poi la notizia che il calciatore aveva accettato la convocazione della nazionale olimpica britannica aveva aumentato le possibilità di vedere l’ala dello United giocare ancora e questa poi è stata confermata con il prolungamento del contratto fino al 2013.

Pare che questo rinnovo sia stato un favore del capitano all’allenatore Ferguson, il quale gli ha chiesto di vestire per un altro anno la maglia dei Devils visto che il gallese, nonostante i suoi trentotto anni e il poco spazio trovato in stagione, è ancora un punto fermo dell’allenatore scozzese.

Il capitano dello United avrà una riduzione dello stipendio e un posto assicurato nella dirigenza del club inglese che comincerà a occupare dal momento in cui il giocatore appenderà le scarpe al chiodo.

Giggs concluderà la sua straordinaria carriera con la sua squadra, l’unica che ha indossato da professionista. Il gallese arrivò allo United nel 1987, quando fu prelevato dalle giovanili dei cugini del City. Dopo qualche anno di giovanili, il centrocampista di Cardiff fa il suo esordio contro l’Everton nel giorno del suo diciassettesimo compleanno, il 29 novembre 1990. Da quel giorno Giggs è arrivato a collezionare 636 presenze e 122 reti in campionato e 907 presenze ufficiali con la maglia dei Red Devils, condite da ben 163 gol.

Questi numeri ma soprattutto le sue prestazioni hanno fatto sì che i tifosi dello United lo votassero come il giocatore più forte ad aver vestito la maglia Manchester, scalzando giocatori illustri come George Best, Bobby Charlton e anche Cristiano Ronaldo. Nel 2011 ha anche ricevuto il Golden Foot dopo aver ricevuto anche l’onorificenza dall’impero britannico. Dodici Premier vinte, quattro Carling Cup, quattro FA Cup, nove Community Shield, una Coppa delle Coppe, due Mondiali per club (o coppe Intercontinentali), due Champions League e una Supercoppa UEFA.

Un curriculum che fa impallidire chiunque e che potrebbe addirittura essere ritoccato in questo anno e mezzo.