Tags

Related Posts

Share This

Rinegoziare il mutuo conviene?

Oggi giorno, vuoi per le grandi difficoltà economiche in cui sta versando il nostro Paese nonché tutta la zona Euro, vuoi per cause contingenti, sono sempre di più i cittadini che avendo stipulato un mutuo in passato con una tale Banca si trovano difronte a grossi problemi per reperire il denaro necessario per adempiere mensilmente alla rata prevista.

Una situazione che sta andando a colpire soprattutto chi ha sottoscritto mutui cosiddetti a tassi variabili, ossia quei muti dove la misura per il calcolo degli interessi si modifica nel tempo in relazione all’andamento del costo del denaro. Dunque è evidente che in questo periodo di grossa inflazione la rata del mutuo tende ad ingrossarsi sempre più mettendo costantemente in ginocchio i debitori. Normale dunque da parte loro il pensare ad una fase di rinegoziazione del proprio mutuo.

Ma la domanda è: conviene rinegoziare il mutuo? Quali sono le modalità con cui si può effettuare? Cominciamo col precisare che lo Stato Italiano consente attualmente due operazioni per così dire atte alla rivisitazione del mutuo se qualora il debitore nutra perplessità verso di esso o difficoltà di vario genere: la possibilità di rinegoziare e la sostituzione. La sostituzione è a tutti gli effetti una estinzione del vecchio mutuo con conseguente sottoscrizione di uno nuovo che attenzione può essere contratto anche con una Banca diversa da quella del vecchio mutuo. Ovvio che in questo caso si potranno ridiscutere tutte le modalità, la tipologia di tasso, le rate e tutte le altre clausole possibili ed immaginabili.

Nel caso invece si vuole rinegoziare il mutuo bisognerà farlo con la stessa Banca, prima grossa differenza con la sostituzione, ed inoltre si potrà modificare solo su alcune clausole contrattuali. 
Primo grosso vantaggio per chi vuole solo rinegoziare, a differenza della sostituzione, questa non comporta altri costi come ad esempio la presenza del notaio. A tal proposito va sottolineato che la rinegoziazione non dovrà comportare alcun costo al debitore, ciò è specificato e garantito dalle legge 244 del 24 dicembre 2007 che tra l’altro specifica che può essere attuata se e solo se entrambe le parti, Banca e debitore, convengono pienamente anche a mezzo di scrittura privata priva di autenticazione.

Entriamo più nel merito della rinegoziazione del mutuo cercando di spiegare quando e a chi effettivamente conviene operare in tal senso. 
Il rinegoziare il mutuo è un utile strumento soprattutto per chi ha sottoscritto un contratto a tasso variabile o fisso in quanto gli può consentire un abbassamento dell’importo della rata da corrispondere dilazionandola nel tempo. In buona sostanza l’importo da pagare totale va ad aumentare, ma viene offerta la possibilità di pagarlo in più rate e di minore entità cadauna. In realtà, però, potrebbe succedere che nel caso di un tasso variabile sarete soggetti a possibili aumenti nel numero di rate in corrispondenza di un aumento del tasso oppure una diminuzione delle rate se il tasso si dovesse abbassare.

Alcune Banche pur di fidelizzare il cliente consentono anche la possibilità di poter passare dal tasso variabile a quello fisso oppure di ridiscutere l’entità dello stesso tasso interesse. In conclusione, dunque, è utile rinegoziare il mutuo con la propria banca per coloro che sono costretti a pagare tasse dall’importo troppo alto per i propri introiti passando a una rata più morbida, ma con un mutuo che si allungherà nel tempo anche se poi è bene evidenziare che ogni caso va attentamente analizzato valutando l’allungamento nel tempo delle rate e soprattutto il conseguente aumento dell’importo totale. Fatto ciò sarete stesso voi a rispondere alla domanda se conviene o meno rinegoziare il proprio mutuo?