Covered bond: che cosa sono e come funzionano?
I vantaggi e gli svantaggi dello strumento finanziario
I covered bond da tempo sono molto diffusi sul mercato tedesco mentre sono una novità per il mercato italiano. Nel nostro paese sono stati introdotti a partire da maggio 2005 a seguito di un decreto legge, seguito nel 2007 da disposizioni della Banca d’Italia in materia di vigilanza. Ma cosa sono nello specifico? Sono delle obbligazioni bancarie garantite da dal patrimonio bancario che viene vincolato allo scopo di poter assicurare il loro rimborso.
I covered bond sono strumenti finanziari che possono essere considerati titoli di cartolarizzazione, in quanto prevedono la cessione di beni o di attività dietro l’emissione di obbligazioni. Inoltre hanno la caratteristica di essere vantaggiosi sia per i risparmiatori che le banche emittenti.
Questo tipo di obbligazioni hanno la prerogativa di garantire sia la restituzione del capitale che gli interessi maturati. Altri punti di forza di questi titoli sono un rischio molto basso, una liquidità elevata e un rating alto che in certi casi può raggiungere la tripla A, senza dimenticare che non sono soggette a un piano di ammortamento. L’unico svantaggio è rappresentato da un rendimento basso.
I covered bond per essere emessi devono seguire un determinato iter: prima di tutto l’istituto di credito deve trasferire dei titoli o dei crediti a una società definita veicolo. Successivamente la società veicolo deve chiedere un finanziamento alla banca stessa per poter acquistare questi beni. La banca per attivare il finanziamento deve recuperare denaro e per farlo emette delle obbligazioni, ossia delle covered bond. I risparmiatori acquistando le obbligazioni ottengono un doppio vantaggio, da una parte hanno la garanzia che il loro investimento è assicurato dal patrimonio bancario, dall’altra dal fatto che non ci sono intermediari nell’operazione, infatti la società veicolo non emette i titoli obbligazionari ma ne diventa il garante.
Un altro considerevole vantaggio è rappresentato dall’obbligo, a carico dell’istituto di credito, di assicurare il rimborso dei covered bond mediante i movimenti di cassa derivanti da un portafoglio composto da diversi tipi di crediti, quali mutui ipotecari, prestiti sia pubblici che privati e quant’altro.
Altro vantaggio derivante dai covered bond è che i possessori di queste obbligazioni, in caso di fallimento dell’istituto di credito emittente, possono rifarsi sui loro valori immobiliari e mobiliare, cosa che invece gli altri obbligazionisti e creditori non possono fare. A garanzia degli investitori, gli amministratori della banca emittente dei coverd bond dovranno tenere sotto controllo l’andamento delle obbligazioni bancarie garantite al fine di certificare la loro credibilità in modo continuativo.