Dimissioni Papa: quali i possibili effetti in Borsa?
Un’analisi economica delle decisione di Papa Benedetto XVI
Il clamoroso annuncio da parte di Papa Benedetto XVI della volontà di dimettersi dal suo ruolo, ha letteralmente colto di sorpresa tutto il mondo cattolico, e non solo. La decisione ha suscitato molto scalpore anche nelle istituzioni e nel mondo della finanza. Per tali motivi ci siamo chiesto, quasi per puro esercizio intellettuale, quali potrebbero essere le possibili ripercussioni delle dimissioni del pontefice sulla Borsa.
Si tratta di un evento che non si manifestava da oltre settecento anni e che, quindi, a ragione veduta può essere senza dubbio definito storico. Il pontificato di Papa Ratzinger è stato segnato da eventi particolarmente negativi per il mondo finanziario ed economico. Pensiamo ad esempio alla crisi dei derivati ed in particolare modo dei mutui sub-prime partita dagli Stati Uniti nel 2007, oppure alla crisi del debito pubblico degli Stati, che si è fatta sentire con maggiore enfasi all’interno della cosiddetta zona euro.
Lo stesso Papa Ratzinger ha posto una certa attenzione alle tematiche economiche soprattutto per le ripercussioni che esse potevano avere sulle persone, redigendo una serie di encicliche al riguardo come quella denominata ‘Caritas in veritate’, nella quale ha posto un focus particolare al mondo del lavoro.
Tutto questo fa pensare come in un certo qual modo la figura del Papa possa, in maniera indiretta e assolutamente involontaria, influenzare l’economia e soprattutto l’andamento della Borsa. Sotto il pontificato di Papa Ratzinger, il principale indice della Borsa di Francoforte, il Dax, è stato in Europa nettamente il migliore; mentre quello di Parigi, Cac, ha dovuto prendere atto di una perdita complessiva superiore al 7%. Tra quelli principali, il peggiore è stato però quello della Borsa di Milano, il Ftse Mib, che ha lasciato sul campo quasi la metà del proprio valore che aveva il 19 aprile 2005 (-46,79%). Se questi dati si confrontano con quelli emersi durante il pontificato di Papa Giovanni Paolo II la situazione si inverte: l’indice Mib e il Cac sono andati molto meglio, addirittura sopravanzando il Dax.
Ciò porta a pensare che il successore di Papa Benedetto XVI possa nuovamente influenzare l’andamento delle Borse. In particolare se dovesse essere eletto il cardinale francese Tauran, inserito nella lista dei favoriti, potrebbe giovarsene il Cac. Buone possibilità sotto questo punto di vista ci sono anche per l’Italia visto che rientra tra i favoriti anche l’Arcivescovo di Milano Angelo Scola.