Fenomeno esodati: in che cosa consiste e qual è la sua portata?
Uno dei primi interventi fatti dal Governo tecnico presieduto dal Professor Mario Monti e inserito nel cosiddetto decreto Salva Italia con il quale si è cercato di mettere in sicurezza i conti dello Stato per abbassare le speculazioni sui mercati finanziari, è stata la riforma del sistema previdenziale. Una ristrutturazione delle pensioni voluta e inserita dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, e con la quale si è andata a modificare sia la tempistica con cui si ha accesso al mondo previdenziale, sia la modalità per il calcolo degli importi che l’INPS è tenuto a versare a ogni cittadino.
Insomma, una svolta storica e per molti troppo netta nella sua forma, a tal punto che ha messo in difficoltà tantissimi lavoratori che si sono veduti cambiare le regole in corso d’opera. La conseguenza più grave e nefasta che tale riforma delle pensioni ha causato è senza dubbio quella che viene definita come il fenomeno degli esodati.
Gli esodati sono dei lavoratori che hanno sottoscritto degli accordi con il proprio datore e con lo Stato italiano per lasciare volontariamente il proprio posto di lavoro al fine di essere accompagnati attraverso gli ammortizzatori sociali alla pensione. Il problema è sorto allorché il Governo ha deciso di allungare i tempi necessari per maturare il diritto alla pensione mettendo di fatto gli esodati nella condizione di non avere né accesso alla pensione e nemmeno di avere possibilità di lavorare.
Un problema non di poco conto e che il Governo aveva sottovalutato in maniera incredibile con l’ormai triste e famosa lotta di numeri: secondo il Ministro Fornero gli esodati sarebbero stati 65 mila, mentre i sindacati e l’Inps ne contano almeno 300 mila. Fortunatamente la Fornero ha preso atto del proprio errore riconsiderando la gravità del fenomeno esodati e stanziando ben 9 miliardi di euro per ottenere la copertura per circa 120 mila di loro, più altri 10 mila per i quali ha firmato una proroga che di fatto li fa accedere prima alla pensione non facendoli rientrare nello scalone voluto dal Governo Berlusconi nel 2010.
Chiaramente la questione non è stata ancora risolta del tutto e l’intendimento è quello di trovare copertura di volta in volta nel corso dei prossimi anni fino a che il fenomeno degli esodati non arrivi al proprio naturale esaurimento.