“Fuori lo stato dal mio negozio”: la protesta di Roberto Corsi contro l’erario
Il commerciante non batte più lo scontrino fiscale e offre sconti ai suoi clienti
Una protesta davvero singolare quella messa in atto da Roberto Corsi. Il commerciante di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, ha letteralmente cacciato lo stato dal suo negozio: ha portato Il registratore di cassa fuori dall’esercizio commerciale e ha deciso di non battere più nessuno scontrino. I soldi delle ricevute trattenuti dallo Stato vanno ai clienti sotto forma di sconto.
Di fronte alle numerose difficoltà economiche, alla pressione fiscale esorbitante e all’impossibilità di saldare i debiti con l’erario, Roberto Corsi ha deciso di reagire. “Per quasi trent’anni ho pagato sempre tutte le tasse fino al 31 gennaio 2013 – afferma in un articolo riportato da La Mia Partita Iva - poi mi sono accorto che il ladro lo avevo in casa: era lo Stato”.
Sono parole forti che gettano luce sulla precaria situazione dei piccoli imprenditori, il cosiddetto popolo delle partite Iva. “Versiamo al fisco tutto il frutto del nostro lavoro e alla fine in tasca non ci rimane nulla, neanche lo stretto necessario per vivere – continua – i politici fanno conti, supposizioni, accordi, intanto noi stiamo morendo”.
Roberto Corsi lamenta il disinteresse da parte della politica nei confronti degli imprenditori messi in ginocchio dalla crisi e dalle tasse sempre più onerose. Invece di lasciarsi andare ha deciso mettere in atto la sua protesta, non emettendo più scontrini: “So benissimo che chi non paga le tasse è un evasore – afferma – ma mi trovo in uno stato di necessità. Sono qui, nel mio negozio, non mi nascondo”.
Su Internet e sui social network sono tanti i messaggi di solidarietà nei confronti della coraggiosa battaglia sostenuta dal commerciante, prova del fatto che sono in tanti a condividere il suo pensiero e – purtroppo – anche la sua difficile situazione economica.