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Imposta di bollo, cosa cambia sui conti correnti e sui conti deposito?

Con il Decreto Salva Italia è a carico dei clienti

Nello scorso mese di dicembre per far fronte alla grande crisi del debito pubblico che ha colpito l’Italia e più in generale tutti i Paesi che fanno parte della zona euro, l’attuale Governo Monti ha varato una serie di misure correttive contenute all’interno del cosiddetto Decreto Salva Italia. Uno degli accorgimenti che sta facendo più discutere soprattutto in questi è senza dubbio quello che ha introdotto il pagamento di un’imposta di bollo per diversi prodotti finanziari come il conto corrente e il conto deposito, solo per citare due tra i più utilizzati.

Sono diversi i cittadini che hanno lamentato l’aver ricevuto da parte degli istituti di credito, l’informativa attraverso la quale venivano avvertiti che l’importo dovuto per l’imposta di bollo non sarà più a carico della banca ma del cliente.

Vediamo in che misura ciò andrà ad aumentare le spese per quanti hanno attivo un conto corrente, un conto deposito e quant’altro. Secondo le nuove disposizioni normative andate in vigore a partire dal 1 gennaio di quest’anno, l’imposta da bollo per conti correnti e libretti di risparmio è di 34,20 euro l’anno (normalmente vengono fatte pagare in quattro tranche da 8,05 euro ciascuno) per persone fisiche ed è di 100 euro l’anno per persone giuridiche. Tuttavia nel caso in cui la giacenza media annuale del conto corrente oppure del libretto di risparmio dovesse essere inferiore ai 5 mila euro, il cliente è esonerato dal pagamento dell’imposta di bollo. In caso una persona abbia più conti correnti a suo nome, ovviamente, si vanno a sommare le varie medie per valutare la possibile esenzione.

imposta di bollo Per quanto riguarda il conto deposito, l’imposta di bollo viene calcolata in base all’importo investito e in particolare per tutto il 2012 è pari allo 0,10% mentre nel 2013 arriverà allo 0,15%. Inoltre non può essere inferiore ai 34,20 euro e superiore ai mille e duecento euro anche se tuttavia il tetto massimo dal prossimo anno verrà tolto.

Infine va comunque ricordato che vi sono diverse banche che per distinguere la propria offerta da quella di altri istituiti, propongono conti deposito la cui imposta di bollo è interamente a loro carico.