Imposta di registro: aumenti dal 2014
Tutte le novità relative ai rincari sull’imposta di registro
Il governo che è alla ricerca di un miliardo di euro, cifra necessaria per scongiurare il passaggio automatico dal 21 al 22% dell’imposta sul valore aggiunto, previsto dal 1 ottobre, ha varato nel frattempo nuovi aumenti delle tasse, che scatteranno dal 1 gennaio 2014. La decisione è stata presa per finanziare lo stanziamento di 470 milioni di euro che il governo ha approvato per finanziare l’istruzione statale. Una parte delle risorse verrà appunto reperita tramite l’aumento di tributi quali le accise di birra e vino e l’imposta di registro.
Le novità destinate ad incidere di più sulle tasche dei contribuenti sono sicuramente quelle riguardanti quest’ultima. Vediamo insieme cosa cambierà, a partire dal 2014, per i contribuenti che si troveranno alle prese con l’aumento dell’imposta di registro.
Le novità sono contenute nel decreto legislativo 104/2013. L’imposta di registro fissa subirà un aumento di 32 euro, passando dagli attuali 168 a 200 euro. Interessati all’aumento saranno diversi atti giuridici, quali ad esempio gli atti di accettazione o rinuncia alla propria quota di eredità, tutti gli atti riguardanti le società per i quali è previsto il pagamento dell’imposta, come ad esempio la fusione tra due enti, ed inoltre i contratti di comodato e i contratti preliminari riguardanti la compravendita di beni immobili.
L’imposta di registro fissa, come si può capire dagli esempi fatti poc’anzi, passerà da 168 a 200 euro anche per le imprese. Una decisione che non piace agli imprenditori, i quali lamentano come, in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, un ulteriore aggravio fiscale non sia sostenibile.
Ma le novità riguarderanno anche le imposte di registro proporzionali, le quali subiranno dei ritocchi, fortunatamente non tutti verso l’alto.
L’imposta proporzionale di registro sulla prima casa verrà infatti abbassata, passando dal 3% al 2%. Le novità non sono però così positive per gli altri immobili soggetti all’imposta di registro proporzionale, che verrà, a differenza di quella sulla prima casa, aumentata: si passerà dal 7% al 9%.
Salirà dall’8% al 9% quella sui terreni edificabili, mentre quella a cui sono soggetti i proprietari di nuovi terreni agricoli, scenderà dal 15% al 9%.
Come ricordato, tutte le variazioni di cui abbiamo dato notizia, scatteranno a partire dal 1 gennaio 2014.