Mercato libero energia: come risparmiare
I vantaggi economici di scegliere una tariffa del mercato libero
Con la liberalizzazione del mercato dell’energia, avvenuta in Italia a partire dal 2003 per il gas e dal 2007 per l’elettricità, moltissimi utenti hanno abbandonato la tariffa di maggior tutela. Si parla di più di 5 milioni di utenti italiani passati al mercato libero dell’energia. Di sicuro a decretare questo successo è stata la possibilità di risparmiare sottoscrivendo contratti adeguati in base alle proprie esigenze di consumo.
Le tipologie contrattuali offerte dai numerosi operatori (ormai se ne contano centinaia) nel settore gas ed elettricità sono infatti estremamente variegate. Si possono per esempio scegliere tariffe a prezzi fissi, invariate per tutta la durata del contratto, oppure quelle indicizzate, che possono variare periodicamente in base alle oscillazioni di prezzo stabilite dall’Aeeg (autorità per l’energia elettrica e il gas).
Per quanto riguarda il mercato dell’elettricità, molto importante per risparmiare sull’energia è sfruttare i vantaggi offerti dalla tariffa bioraria: l’energia ha un costo differente in base alla fascia oraria di utilizzo, col prezzo maggiore nei giorni feriali dalle 8 alle 19 (fascia F1) e inferiore di notte e nei weekend (fascie F2 e F3) col maggior risparmio la domenica e i festivi. Infatti molte delle tariffe presenti sul mercato libero dell’energia permettono il maggior risparmio a patto di concentrare buona parte dei propri consumi nelle fascie F2 e F3. Purtroppo nell’uso dell’elettricità l’utente medio italiano tende a effettuare ancora molti consumi (più del 50%) nelle ore di punta (F1).
Proprio l’Aeeg mette a disposizione nel proprio sito un pratico motore di ricerca www.autorita.energia.it/it/trovaofferte.htm col quale è possibile trovare l’offerta più conveniente in base alla propria zona e ai propri consumi annui. Per esempio poniamo che il nostro utente risieda a Milano e abbia un consumo elettrico medio di 3 kw giornalieri. Scegliendo una tariffa con fascia bioraria e costo variabile, effettuando l’80% dei propri consumi in fascia F2 e F3 spenderà annualmente circa 232 euro, contro i 273 della tariffa di maggior tutela, per un risparmio di circa 40 euro (il 15% in meno).
Tuttavia non sempre il mercato libero vuol dire risparmio, soprattutto se non si leggono attentamente le condizioni contrattuali: molti consumatori si sono ritrovati a spendere di più dopo aver stipulato contratti nuovi, a causa di tariffe non facilmente comparabili o di malintesi e cattive informazioni da parte del fornitore. E’ opportuno valutare attentamente i propri consumi e le fasce orarie di maggior utilizzo prima di stipulare un nuovo contratto.