Modello Unico e Modello 730: quali sono le differenze?
Una pratica guida alla dichiarazione dei redditi
E’ tempo di dichiarazione dei redditi e, come ogni anno, sorge il problema della tipologia di dichiarazione da presentare. Per chi non sia dipendente a tempo indeterminato e non voglia rivolgersi a un consulente del lavoro, diventa difficile giostrarsi in questo mondo così complicato dove ogni sbaglio viene punito con sanzioni amministrative anche a distanza di anni. Cerchiamo, dunque, di capire insieme quali siano le differenze fra le principali tipologie di dichiarazione: il Modello Unico e il Modello 730.
Modello Unico
Il suo nome completo è in realtà modulo unificato compensativo. E’ utilizzato da tutti quei lavoratori che percepiscono redditi da lavoro autonomo (quelli per i quali è necessaria la partita iva), ma anche redditi da terreni, da fabbricati e più in generale redditi diversi.
Una volta compilato, il Modello Unico deve essere trasmesso in via telematica all’Agenzia delle Entrate secondo la scadenza annuale fissata dal calendario fiscale che cambia di anno in anno.
In base alla tipologia di contribuente possiamo avere:
- Modello Unico SP (relativo a Società di Persone)
- Modello Unico SC (relativo a Società di Capitali)
- Modello Unico ENC (per gli Enti Non Commerciali)
- Modello Unico PF e Modello Unico PF Mini (per le Persone Fisiche).
A differenza del Modello 730, nell’Unico i versamenti delle imposte dovute vengono effettuati attraverso il modello F24 direttamente dal contribuente e pagati in banca oppure presso uno degli sportelli postali.
Il contribuente può decidere di compilare e calcolare il proprio Modello Unico da solo oppure con l’aiuto di un CAF o di un professionista abilitato.
Modello 730
Il Modello 730, invece, è quello destinato a essere presentato dai lavoratori dipendenti e assimilati, dai pensionati di tutte le categorie e, infine, da tutti quei lavoratori che devono avere delle detrazioni fiscali o devono effettuare dei pagamenti di ulteriori altre imposte derivanti dal reddito non da lavoro, come possono essere le entrate relative al possesso di terreni o fabbricati.
Per calcolare con esattezza il dovuto da versare, il Ministero mette a disposizione di CAF e consulenti del lavoro un apposito software che gestisce in automatico i calcoli.
Come il Modello Unico, anche il Modello 730 ha scadenza annuale decisa in base al calendario fiscale ed è relativo ai redditi generati nell’anno precedente a quello di pagamento.
Il Modello 730 può essere presentato dai lavoratori dipendenti anche al proprio datore di lavoro che provvederà, poi, a trasmetterlo sempre in via telematica all’Agenzia delle Entrate.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) oppure quello del Ministero (www.mef.gov.it). Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, poi, è consultabile l’elenco dei CAF a disposizione dei contribuenti.