Nuovo modello Isee: cosa cambia?
Le novità in vigore da gennaio 2013
Cambiamenti in arrivo per il prossimo 2013. A partire infatti dal prossimo mese di gennaio entrerà in vigore il nuovo modello Isee (indicatore situazione economica equivalente). L’introduzione è stata decisa nell’ambito del piano di revisione del Welfare e ha come obiettivo garantire maggiore equità e sostenibilità.
Come ben sappiamo la dichiarazione Isee è fondamentale per la richiesta di agevolazioni, contributi e prestazioni assistenziali. La principale novità della versione aggiornata del modello interessa i criteri di calcolo dell’Isee che dovrebbero diventare più restrittivi e rigidi con il rischio che anche chi ha effettivamente diritto ai benefici non rientri però nei parametri indicati.
Vediamo nel dettaglio i principali cambiamenti introdotti.
Prima casa
Da gennaio 2013 nel calcolo dell’Isee, il valore della prima casa rappresenterà il 60% dell’intera situazione economica equivalete, senza la vecchia franchigia di 51.645 euro. In questo modo saranno esclusi dalle agevolazioni anche chi abita in una casa ricevuta in eredità o acquistata con un mutuo. Rientreranno nei parametri solo coloro che hanno ancora un mutuo da estinguere sulle spalle.
Rendite finanziarie
Per quanto riguarda i conti corrente, verrà preso a campione un giorno a caso negli ultimi tre mesi dell’anno e non più l’intera situazione al 31 dicembre dell’anno precedente. Inoltre nella fase di calcolo Isee andranno aggiunte nuove voci come l’indennità di accompagnamento per gli invalidi e i redditi guadagnati con voucher e anche la social card. Questo comporta il serio rischio di escludere dai benefici coloro che sommano tutti questi strumenti di assistenza per reali e concrete necessità. L’unica buona notizia riguarda i disoccupati che possono richiedere un Isee aggiornato per beneficiare di detrazioni e agevolazioni.
Modalità di compilazione
Il modulo Isee dovrà essere compilato da Inps e Agenzia delle Entrate. Basta quindi a modelli compilati da soli o con il commercialista di fiducia. Questa misura rientra nei maggiori controlli previsti dal Governo per contrastare i soliti furbetti che falsano la dichiarazione.