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Prezzo benzina: toccati i massimi storici

Il costo medio si aggira sui 2 euro al litro

I prezzi dei carburanti sono ormai alle stelle, la benzina rischia di stabilizzarsi sui due euro a litro, mentre il gasolio rimane nella soglia critica appena al di sotto di 1,90 €. L’Italia quindi è sempre più stretta nella morsa degli alti prezzi praticati dai gestori.

Ad agosto i prezzi della benzina hanno subito un rincaro pari al 3,6% rispetto a luglio, mentre il gasolio sale del 4,5%, un aumento complessivo del 15,1% rispetto all’anno scorso. Questo significa prezzi in aumento anche per i beni di prima necessità, dato l’aumento dei trasporti, soprattutto su gomma, e anche un visibile cambiamento del comportamento dei consumatori che acquistano di meno e si riforniscono di carburante da gestori che praticano forti sconti, come l’Eni che con la sua politica di risparmio ha dato una buona mano agli automobilisti. Purtroppo l’ultimo weekend di agosto coincide anche con l’ultima settimana di sconti self e ciò implica che il peso del caro benzina sarà maggiore nel mese di settembre.

Negli ultimi giorni si sono registrati dei picchi per la benzina di 2,19 euro al litro in Lazio e in altre regioni del centro, mentre in Toscana si raggiungono i 2,13 €. Al sud la situazione è più o meno uguale con prezzi che vanno da 1,94 € al litro ai 2,08 €. Per il gasolio il discorso è identico. Oggi si sono registrati i prezzi più alti di sempre al sud con 1,853 € in Campania, e questo discorso vale per tutta l’Italia. La media dei prezzi è stabilmente sopra i 2 €, ma tenendo conto dei prezzi praticati dalle “pompe bianche” siamo su 1,930 € al litro per la benzina, mentre per il gasolio la media prezzi è di 1,814 € al litro.

costo carburanteCosti insostenibili per le famiglie italiane che hanno subito un rincaro annuo di quasi 800 € solo per il carburante. Questo significa quasi uno stipendio in meno per ogni famiglia e quindi una diminuzione della spesa non indifferente, oltre al fatto che i trasporti pubblici hanno subito, in alcune regioni, un aumento del 2,7%. Le accise che compongono il caro benzina (pari al 52%) non tendono a diminuire, anche perchè è proprio da queste tasse che lo Stato riceve forti entrate. Per ora sembra che non ci sia alcun provvedimento in atto per fermare una speculazione da parte dei produttori, dei trasportatori e dei gestori.