Redditometro 2013, al via i controlli contro l’evasone fiscale
Caccia agli evasori del fisco grazie al redditometro
Il redditometro 2013 è stato acceso. Al via il duplice controllo che inizierà a partire dai redditi 2009. Il software, infatti, sta girando da diverse settimane e il suo periodo di rodaggio è giunto al termine. A partire dal 19 agosto, verrà acceso in via ufficiale il redditometro 2013 che darà la caccia agli evasori fiscali.
L’analisi verrà svolta prima verso quegli evasori per i quali sono state registrate spese che hanno superato del 20% le dichiarazioni di reddito effettive. Poi verranno scandagliati anche gli evasori minori, ricostruendone dettagliatamente le entrate tributarie.
Il controllo prevedrà un doppio contraddittorio tra il Fisco e i Contribuenti. Il redditometro 2013 ha migliorato decisamente il suo predecessore che al 2012 risulta aver “raccolto” appena 30 milioni di euro evasi.
Come funzionerà il redditometro 2013? Innanzitutto sono stati elencati tutti i consumi che analizzerà:
- Alimentari, bevande, abbigliamento, calzature, abitazione: mutuo, canone di localizzazione, fitto, spese condominiali, acqua;
- Combustibili ed energia;
- Servizi per la casa, mobili ed elettrodomestici;
- Tutto ciò che riguarda i trasporti: dall’acquisto dell’automobile ed altro qualsiasi mezzo di trasporto, all’assicurazione, alla manutenzione del mezzo, al noleggio del mezzo;
- Comunicazioni: acquisti di apparecchi di telefonia;
- Istruzione;
- Beni di consumo secondari: prodotti per la cura della persona e spese per il tempo libero, giochi e giocattoli, scommesse;
- Sanità: visite mediche ed acquisto di medicinali;
- Investimenti.
Una volta che il redditometro avrà individuato l’evasore fiscale, quest’ultimo verrà invitato a presentarsi presso l’Agenzia dell’Entrate. In questa primissima fase l’evasore dovrà dare le dovute spiegazioni.
In che maniera? Il contribuente dovrà presentare prove certe: bonifici, atti o fatture che testimonino l’assoluta correttezza degli acquisti, fatti con denaro tassato alla fonte od esclusi alla base imponibile e che quindi non sono a conoscenza dell’Amministrazione.
Se le indicazioni risulteranno esaustive, l’Agenzia chiuderà l’indagine. Di contro: se qualcosa non risultasse ancora chiaro si procederà con la seconda fase. Il contradditorio proseguirà.
Questa seconda fase risulterà molto più approfondita. Infatti il Fisco andrà a controllare anche le spese minori del contribuente: vitto, abbigliamento, trasporti e tempo libero. Quindi tutte quelle spese calcolate in base agli indici Istat.
Al contribuente verranno richieste anche argomentazioni logiche e non solo le documentazioni. Se anche al termine di questa fase, non sarà raggiunto il dovuto accordo si procederà al pagamento delle dovute somme richieste, entro quindici giorni per ottenere la sanzione ridotta; oppure si farà appello alla giustizia tributaria avviando un contenzioso.