Rimborso Iva tassa rifiuti: come richiederlo?
Tarsu e Tia sono imposte e pertanto non soggette a Iva
Una delle dispute senza dubbio più stucchevoli e che va avanti ormai da oltre tre anni, è quella tra alcuni enti di amministrazione locale e le associazioni a favore dei contribuenti.
Il motivo della contesa è la richiesta di pagamento dell’Iva al 10% che alcuni comuni hanno richiesto ai propri cittadini sulla tassa per i rifiuti.
Una diatriba che essenzialmente non dovrebbe aver luogo in quanto la legge italiana in materia finanziaria è molto chiara al riguardo:le tasse non sono soggette al pagamento dell’Iva. Eppure ci sono diverse amministrazioni comunali che hanno inviato ai cittadini moduli per il pagamento della tassa sui rifiuti comprensivi dell’aliquota dovuta all’Iva. Già nel 2009 la Corte Costituzionale si era pronunciata definendo l’Iva non applicabile in tale circostanza, cosa poi ribadita lo scorso 9 marzo dalla sentenza numero 3756 della Corte di Cassazione che, entrando più nello specifico, ha confermato l’illegittimità dell’Iva sulla tassa igiene ambientale (Tia) oppure sulla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu) dove ancora prevista. Dunque in parole povere tutti i contribuenti che hanno pagato l’Iva sulla Tia o sulla Tarsu a seconda dei casi, hanno diritto a richiedere il rimborso dell’Iva sulla tassa dei rifiuti.
Accedere al rimborso per la tassa sui rifiuti non è certamente cosa molto facile e automatica in quanto una sentenza della Corte della Cassazione non equivale a una legge dello Stato e quindi occorre che sia il cittadino a farne specifica richiesta attraverso la presentazione di un apposito modulo per il rimborso dell’Iva. Il modulo è facilmente reperibile su vari siti web al servizio del consumatore e del contribuente. Esso deve essere redatto in ogni sua parte e ovviamente deve contenere in allegato le fotocopie dei versamenti effettuati al massimo negli ultimi 10 anni visto che, superata tale soglia, non hanno più alcun effetto legale. Resta comunque il fatto che prima di procedere con la domanda di rimborso Iva occorre essere certi di averla versata. In via teorica per quanto riguarda la Tarsu, non dovrebbe essere stata mai richiesta visto che il disguido si è creato proprio con il passaggio alla Tia con alcuni comuni che non l’hanno più interpretata come una tassa. Infine oltre alla richiesta di rimborso si può tentare la strada della compensazione e ossia non pagare più la tassa sui rifiuti fino all’estinzione di quanto si ha di credito nei confronti del Comune.