Segnali di fiducia dalla 7° Conferenza Nazionale del Franchising
Ottimismo per lo sviluppo delle reti in franchising in Italia
I dati che sono emersi nella 7° Conferenza Nazionale del Franchising evidenziano un incremento del fatturato nel settore del franchising in Italia del +0,7% rispetto al 2010, che equivale a 166 milioni di euro.
Forse in assoluto è un dato modesto ma, in un particolare momento economico come questo, rappresenta un segnale di forte fiducia perché conferma una tenuta dei network italiani in franchising.
“I settori maggiormente trainanti” ha infatti precisato Italo Bussoli, segretario generale di Assofranchising “sono quelli legati ai servizi in generale (mail boxes, assistenza assicurativa, ecc.), alla ristorazione e ai servizi alla persona. Rispetto ad altri settori dell’economia, il franchising ha evidenziato una sostanziale tenuta, anzi una leggere crescita del fatturato”.
Il numero degli occupati è cresciuto dell’1% (1.813 in valore assoluto), con una media degli addetti salita da 3 a 3,5 per punto vendita.
Un dato rosa: lo scorso anno più dell 37% delle nuove aperture in franchising è stata declinata al femminile.
Visualizza i dettagli del rapporto sui principali indicatori del sistema franchising in Italia nel 2011 pubblicato da Assofranchising.
Graziano Fiorelli, presidente di Assofranchising ha affermato poi che “Gli imprenditori italiani stanno facendo in larghissima misura la loro parte, magari si deve fare di più e lo si farà, ma anche gli altri devono fare la loro”.
Dalle parole del Presidente scaturisce una speranza, ma anche un appello alle autorità perchè si impegnino di più offrendo risposte concrete, dato che in questo momento di forte recessione ecomonica il commercio al dettaglio sta offrendo moltissimo.
Il sistema distributivo italiano é da anni in fase di ammodernamento graduale , ma l’attuale condizione di riduzione dei consumi non porta con sé, purtroppo, niente di buono.
Il dato sul fatturato del 2011 assume ancora più importanza se prendiamo in considerazione il fatto che dal 2009 è cresciuto di più 2 punti in percentuale e che le reti in franchising sono cresciute.
Durante la Conferenza sono stati segnalati anche molteplici problemi che frenano lo sviluppo commerciale del mondo del franchising: stagnazione, tassazione eccessiva, misure non idonee a tutelare e far crescere le aziende, connessi anche a problematiche strutturali come l’evasione fiscale che deve essere perseguita con forza e convinzione.
Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, ha ipotizzato che una strada perseguibile o una parziale soluzione ai problemi elencati, può derivare dalla vendita del patrimonio dello Stato, in maniera tale da poter uscire dall’impasse e riprendersi in tempi rapidi.
Enzo Santucci, consigliere Indis, ha invece sottolineato l’importanza del concetto fondamentale che il mercato interno deve essere il mezzo primario di ripresa, che l’aumento della produttività deve coincidere con l’aumento della professionalità: solo così si potrà vincere la sfida competitiva mondiale.