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Donazione indiretta di un bene immobile: una soluzione alternativa al mutuo

Acquistare casa per i figli come anticipo di eredità

La donazione di un immobile a un familiare è uno degli esempi più comuni di donazione indiretta. Per esempio, un genitore che decide di acquistare con il proprio denaro una casa per uno dei suoi figli, compie una sottrazione di beni dal proprio patrimonio, che può ripercuotersi negativamente su tutti gli altri eventuali parenti che possano vantare diritti sull’eredità (altri figli, coniuge ecc.).

Questo genere di situazioni si manifesta con una frequenza sempre maggiore, soprattutto a causa dell’instabilità dei redditi dei più giovani, che per questo non sono in possesso dei requisiti necessari alla richiesta di un mutuo.

Per legge è proibito disfarsi dei propri beni in favore di uno degli eredi, senza compensare in maniera adeguata gli altri. Secondo le normative italiane, chi fa testamento può disporre a propria discrezione solo di una parte dei propri beni (chiamata appunto “disponibile”). La quota restante, va divisa proporzionalmente tra tutti i suoi congiunti: coniuge, figli e altri ascendenti.

Pertanto, il genitore che decide di aiutare un figlio ad acquistare casa o sceglie di effettuare la donazione di un immobile in suo favore, compie a tutti gli effetti una donazione indiretta, che legalmente si configura come un anticipo dell’eredità, che pertanto verrà decurtato dalla quota spettante al beneficiario al momento della successione testamentaria.

In ogni caso, effettuare una donazione indiretta di un bene immobile può presentare notevoli vantaggi, soprattutto nel caso esista l’accordo completo di tutti gli eredi e si stabilisca un’intesa sull’eventuale compensazione che questi debbano ricevere.

Come è noto, tutti i beni trasmessi in eredità sono gravati da un’imposta di successione, che nel caso degli eredi diretti (coniuge, figli) è del 4 %. E’ bene precisare che la tassazione si applica sulla parte eccedente una certa franchigia, che varia a seconda del rapporto di parentela: per figli e coniuge questa è di un milione di euro, mentre per fratelli e sorelle scende a 100 mila.

Donazione indirettaGli eventuali prestiti di denaro effettuati dal genitore a beneficio dei figli sono però annullati alla morte del primo. Pertanto, nel caso la donazione dell’immobile venga “mascherata” con una falsa compravendita, il trasferimento del denaro necessario all’acquisto si configura come un prestito effettuato dal genitore al figlio. In caso di morte del genitore, il debito viene estinto e la quota di eredità del figlio non viene minimamente intaccata.