Fondo solidarietà mutui: cambiano regole di accesso
Tutte le modifiche ai requisiti di accesso
Con l’introduzione della legge 92 del 26.06.12 sono state apportate sostanziali modifiche ai requisiti necessari per poter ottenere le agevolazioni previste dal fondo solidarietà dei mutui, introdotte con la riforma Fornero.
L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) consente di chiedere la sospensione del mutuo accedendo al Piano Famiglie. La scadenza per la presentazione della domanda è fissata nel 31 luglio 2012. A causa però della recentissima revisione dei requisiti di accesso al fondo, si renderà necessario effettuare una modifica anche nel modulo della richiesta. Pertanto tutte le domande pervenute prima del 17 luglio verranno ritenute valide col vecchio modulo e quindi prese in carico in base alla vecchia normativa.
Con le nuove modifiche potrà accedere al fondo anche chi ha ottenuto già sospensioni del mutuo, purché le stesse non superino i 18 mesi complessivi, ma non potrà accedervi chi ha ottenuto agevolazioni pubbliche; non potrà aver accesso al Fondo nemmeno chi ha accumulato un ritardo nei pagamenti superiore a novanta giorni, termine massimo per avviare le procedure di risoluzione del contratto.
Per accedere al fondo è inoltre necessario che si sia verificata l’interruzione di un rapporto di lavoro subordinato, in maniera consensuale o per raggiunti limiti di età; ma l’accesso è consentito anche per coloro che sono stati licenziati dal proprio datore di lavoro per giusta causa o per giustificato motivo.
La finalità del fondo consiste nell’assumersi la responsabilità di effettuare il pagamento degli interessi che verranno maturati durante la sospensione del mutuo e non delle spese previste per ottenere la sospensione stessa, come gli oneri bancari e notarili correlati; sono stati aboliti anche altri benefici, come il pagamento delle spese mediche oltre i cinquemila euro, i costi per il restauro o la ristrutturazione indispensabile dell’immobile in oggetto.
Le nuove regole si inseriscono nella riforma apportata dalla Fornero, nell’ambito delle manovre del governo per ottimizzare i costi dello Stato e cercare di diminuire il deficit del Paese, per cercare di uscire dal periodo di profonda crisi in cui si trova l’Italia.