La BCE taglia nuovamente il costo del denaro : un vantaggio per i sottoscrittori di mutui
La decisione della Banca Centrale Europea di tagliare nuovamente il tasso di sconto, porta una serie di conseguenze differenti ai possessori di mutui a tasso variabile, ed ai futuri contraente di mutui a tasso fisso e variabile.
Come primo aspetto va considerato che i mutui variabili che avvertiranno immediatamente la riduzione del tasso BCE sono quelli indicizzati a questo tasso, per i quali, dal mese successivo a quello in cui la decisione è stata presa ne beneficeranno in misura corrispondente alla riduzione. Lo stesso discorso vale per i mutui a tasso variabile indicizzati al tasso BCE che sono in via di sottoscrizione (le rate partiranno con un importo più basso rispetto a quelle preventivate). Per quelli che si spingono più in avanti di qualche mese bisognerà invece monitorare le scelte delle banche che potrebbero ridurre l’impatto positivo introducendo degli aumenti dello spread. Invece i mutui indicizzati al tasso euribor risentiranno in modo positivo della riduzione del costo del denaro, solo in tempi più lunghi, e ciò è legato a due situazioni: - il tasso euribor è un indice che è frutto di negoziazione, per cui il suo andamento è frutto degli scambi interbancari, ed è fortemente condizionato dai timori e dalle attese che si hanno nei confronti delle evoluzioni dell’andamento dei mercati. Essendo la situazione molto tesa a livello europeo, il tasso euribor tenderà a ridursi in modo progressivo, ma anche molto lento; - l’abbassamento della rata dei mutui indicizzati al tasso euribor è sempre condizionata dalle epoche di revisione (che sono le date riportate in contratto in cui la banca prende il valore dell’euribor che sarà utilizzato per la determinazione delle rate dei periodi successivi). Ora è evidente che i mutui con indicizzazione all’euribor ad 1 mese o a 3 mesi hanno maggiori possibilità di usufruire delle riduzioni, mentre nel caso dell’euribor a 6 mesi, solo nel caso in cui si stia avvicinando il periodo di rilevazione si potrà ottenere, per i 6 mesi successivi, un abbassamento della rata.
Viceversa, se questo è appena trascorso, non si registreranno grandi benefici ancora per diversi mesi. Il discorso viene in parte mitigato per coloro che stanno invece per stipulare dei mutui, sia a tasso variabile che a tasso fisso, anche se, per le stesse ragioni, le possibilità di poterne riscontrare dei benefici, nell’immediato saranno piuttosto esigui. L’aspetto positivo è invece rappresentato dal fatto che, date le minacce di recessione che comunque si paleseranno in modo ormai conclamato nel 2012, la Banca Centrale Europea abbia ormai completamente accantonato l’idea di proseguire con il piano di aumento dei tassi di sconto, il che porterà ad un anno di tregua per i titolari di mutui a tasso variabile. Quindi anche se nell’immediato non si registreranno, nella maggior parte dei casi, dei benefici, questi saranno godibili per un periodo di tempo abbastanza prolungato.