Mutui 2013: le previsioni dei tassi di interesse per il nuovo anno
I consigli da seguire nel stipulare un finanziamento
Il 2012 si è concluso lasciando davanti a sé uno scenario di stagnazione, frutto della crisi che ha investito l’economia negli ultimi anni, tale fenomeno si è ripercosso soprattutto nel settore immobiliare che non solo registra un blocco, ma un deciso peggioramento rispetto agli anni precedenti.
Tra i tanti motivi che influenzano il suddetto fenomeno vi è la difficoltà di ottenere nuovi mutui. Dati Istat alla mano nel 2012 i mutui rispetto al 2011 sono calati di oltre il 41% e nel 2013 la situazione non sembra avere margini di miglioramento. Tuttavia nel caso in cui si abbia la volontà di stipulare un mutuo nel 2013 è bene valutare l’andamento di tale investimento.
Come ben sappiamo, i mutui a tasso fisso e a tasso variabile sono parametrizzati secondo due indici: Euris (per mutui a tasso fisso) ed Euribor (per mutui a tasso variabile) dunque, considerando la curva di tali indici si potrebbe ipotizzare che sia più conveniente utilizzare il tasso variabile per mutui a breve termine (con durata inferiore a 10 anni) mentre, per i mutui a lungo termine, sebbene sia più oneroso sarebbe meglio optare per il tasso fisso. Questo perché il mutuo a tasso fisso nel lungo periodo potrebbe rivelarsi una scelta prudente considerando l’evoluzione dell’Euribor, che comunque dovrebbe assestarsi attorno allo 0,30% per fine anno.
Molto importante è inoltre verificare il tasso di spread poiché, incide non poco sul costo dell’operazione difatti, può gravare per più del 90% sul tasso finale.
In ogni caso per chi si appresta a stipulare un mutuo nel 2013 è consigliato effettuare l’investimento in relazione al reddito percepito.