Tags

Related Posts

Share This

Mutui a tasso agevolato per i parlamentari

Molte le critiche sollevate dall’inchiesta

I parlamentari che chiedono un mutuo sono decisamente più fortunati delle tante giovani coppie alle prese con la richiesta di un finanziamento per l’acquisto della loro prima casa. In questi termini si può tranquillamente riassumere il senso delle polemiche di questi ultimi giorni scaturita da un’inchiesta che ha portato alla luce l’ennesimo privilegio della casta: i mutui a tasso agevolato a favore dei parlamentari.

Tutto è partito da una sortita del senatore Francesco Barbato, del gruppo parlamentare dell’Italia dei Valori nella filiale del Senato della Repubblica della BNL Paribas. Il senatore munito di una telecamera nascosta, ha ripreso le dichiarazioni dell’addetto allo sportello che dinanzi alla richiesta di informazioni su un mutuo, ha risposto affermando che il tasso per un mutuo richiesto da un senatore è pari all’1,57%, un livello che ha addirittura inferiore rispetto a quello “di favore” concesso della banca ai suoi dipendenti. Se si considera che il tasso medio per un mutuo richiesto da una normale coppia può arrivare anche all’8% si può facilmente immaginare quale vespaio di polemiche una simile inchiesta possa avere provocato.

Immediatamente infatti sono fioccate le critiche da parte di singoli cittadini indignati e da parte della associazioni dei consumatori che hanno colto l’occasione per ricordare i confini così poco chiari sussistenti nel rapporto tra banche e parlamentari. I tassi agevolati per i parlamentari che chiedono un mutuo sono secondo molte voci critiche l’ennesima dimostrazione di quanto il mondo politico non solo abbia troppi privilegi ma sia anche impossibilitato, a causa di questi privilegi, a adottare provvedimenti equi anche sugli istituti di credito. Le stesse associazione dei consumatori hanno ricordato che favori di questo tipo allontanano politica e banche dalla gente comune.

Nonostante la precisazione del responsabile finanziamenti di BNL Paribas Andrea Veltri, che ha affermato che i tassi agevolati per i parlamentari che chiedono un mutuo sono il frutto di una convenzione tra la banca e il Senato risalente ad alcuni anni fa, le polemiche non si sono affatto placate anche nei giorni successivi. Le forti critiche che hanno accolto la video inchiesta mandata in onda da La7 sono dovute anche alle testuali parole che ha utilizzato il dipendente Bnl per rispondere alle richieste del senatore Barbato. Il bancario infatti riferendosi al privilegio ha parlato di “pacchia”, affermando anche che il mutuo a tasso super agevolato può essere anche richiesto da persone diverse dal senatore, purchè ci sia sempre il parlamentare dietro le quinte.

In piena crisi economica quindi e in piena contrazione della concessione di mutui da parte delle banche, i tassi agevolati per i parlamentari che chiedono un mutuo testimoniano quanto il Palazzo sia lontano dalle condizioni e dalle esigenze del Paese reale.