Mutui: le migliori offerte di marzo 2012
Tasso variabile: la scelta migliore per i contraenti
Tutte quelle coppie o quelle famiglie che hanno scelto di accendere un mutuo a marzo hanno avuto una piacevole sorpresa riguardo alle condizioni contrattuali stipulate. Nonostante gli studi degli analisti di Assofin e Prometeia avessero indicato nel 2013 l’anno in cui sarebbe stato possibile assistere a un abbassamento dei tassi, già a partire dal mese di marzo i costi del finanziamento per acquistare una casa o per restaurare un immobili hanno iniziato ad abbassarsi, lasciando così aperte le porte ad una ulteriore riduzione nei mesi prossimi.
Il merito dalla diminuzione dei tassi e quindi dalla timida ripresa della domanda di mutui è da addebitare alla riduzione dello spread btp bund che nell’ultimo mese è addirittura sceso sotto i 300 punti base (fatta salva la recente nuova accelerazione).
Dal confronto tra tassi e condizioni riferiti al mese di marzo si deduce che i finanziamenti più convenienti sono quelli a tasso misto, anche se i mutui più richiesti sono quelli a tasso variabile che nel breve periodo sembrano essere i più vantaggiosi. I motivi per cui si preferisce il binomio mutui e tasso variabile sono abbastanza intuitivi: una riduzione del differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco significa un Euribor più basso.
Ma andiamo ora a fare un confronto su tassi e condizioni alla luce delle rilevazioni di mutuionline.it e tenendo bene in mente le considerazioni che si sono fatte a proposito degli effetti sui mutui del restringimento dello spread. Nel periodo di marzo i mutui a tasso fisso hanno subito un leggero rialzo del costo. In particolare il tasso del decennale è passato al 5,56%, mentre quello riferito a un mutuo trentennale è passato al 6,12%. Si mantengono invece al di sotto del muro del 6,10% i mutui a tasso fisso con durata 20 e 25 anni. L’indice sintetico di costo resta compreso tra il 5,76% per un mutuo di durata pari a 10 anni e il 6,32% per un mutuo con durata pari a 30 anni.
Come si diceva nella premessa chi ha optato per accendere un mutuo a marzo scegliendo il tasso variabile ha fatto la scelta migliore indipendentemente dalla durata del finanziamento contratto. I tassi variabili riferiti a tutte le durate si sono infatti ridotti. In particolare nel caso di un mutuo con durata pari a 10 anni, il tasso è sceso al 3,3%, nel caso di un mutuo trentennale al 3,72% e nel caso di un mutuo a 40 anni al 4,42%. Un tasso più basso chiaramente ha significato una rata inferiore. Prendendo come esempio un impiegato di 35 anni residente a Milano con in carico un mutuo per acquisto casa pari a 100000 euro su un valore dell’immobile pari a 200000 euro, la rata mensile per un mutuo trentennale è di 462 euro.
I mutui a tasso variabile quindi sono stati la scelta vincente di marzo.