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Mutui passaggio da variabile a fisso: ecco come fare senza spese

L’operazione di surroga è gratuita e disciplinata dal Decreto Bersani

In un periodo d’incertezza finanziaria come quello che l’Italia sta vivendo, chi ha contratto un mutuo a tasso variabile nei periodi precedenti potrebbe ritrovarsi a dover pagare una quota molto elevata rispetto a quella che era stata inizialmente pattuita. Passare da mutuo variabile a fisso è possibile grazie alle operazioni di rinegoziazione in accordo con l’istituto di credito erogante, che solitamente accetta la condizione della surroga.

È un’operazione gratuita, perché garantita dal Decreto Bersani del 2007 emanato proprio per regolamentare e garantire questo tipo di operazioni; con il decreto Bersani la surroga del mutuo è diventata un diritto gratuito per il contraente, che non dovrà quindi avere nessun costo supplementare nel passaggio della portabilità del mutuo.

Nella pratica trasformare un mutuo variabile in un mutuo fisso consiste nel passaggio del tasso d’interesse del proprio mutuo dell’Euribor surroga mutuo(tasso variabile) all’IRS (tasso fisso).

La differenza tra i due mutui sta proprio nel tasso d’interesse di riferimento: l’IRS si basa sull’accordo che le banche di credito stipulano con soggetti che decidono di accollarsi il rischio di speculazione che comporta un tasso fisso.

L’Euribor è invece un tasso che si basa sui mercati finanziari e da loro dipende: rappresenta quindi il tasso medio a cui vengono effettuate transazioni tra le Grandi Banche Europee e rappresenta quindi un indice sicuro per valutare il costo del denaro in Europa.
Va da se, quindi che l’Euribor è un tasso molto più volatile rispetto all’IRS e che quindi chi contrae un mutuo a tasso variabile in un periodo di mercato favorevole, potrebbe poi ritrovarsi davanti a un cambiamento sostanziale dell’Euribor, con conseguente impennata del tasso variabile.

Con il tasso fisso invece nonostante al momento dell’accensione si potrebbero avere rate superiori rispetto a un tasso variabile, si ha la certezza di venire tutelati e, quindi, nel caso di un aumento improvviso del costo del denaro, la rata rimane comunque costante perché la società finanziaria con cui si è contratto il mutuo si rifà sulla società di swap col quale ha stipulato l’accordo e che si accolla le perdite.