Mutui prima casa, meno ostacoli per le giovani coppie
Modifiche al regolamento del Fondo per l’accesso al credito delle coppie under 35
Buone notizie per le giovani coppie che intendono accendere un mutuo per l’acquisto della prima casa. In un articolo di oggi de Il Sole24Ore si legge infatti che il Governo è pronto a rimuovere gli ostacoli che impediscono a questa fascia di persone di realizzare l’obbiettivo abitazione.
Nello specifico, l’esecutivo, in accordo con la commissione unificata, ha intenzione di intervenire con modifiche mirate sul regolamento del Fondo per l’accesso al credito delle coppie under 35. Il nodo cruciale è rappresentato dal fatto che le risorse sono disponibili, ma pochi possono utilizzarle.
Da cosa deriva tale empasse? I mutui concessi dalle banche sono esigui, a causa di requisiti reddituali troppo stringenti, e per non bastare, molti finanziamenti sono rifiutati ai clienti nonostante la concessione da parte dello Stato delle garanzie previste dal Fondo.
Quali sono le principali modifiche apportate al regolamento? Il primo intervento è volto a cambiare il differenziale massimo sui mutui ammissibili alla garanzia del Fondo. Si legge nell’articolo de Il Sole24Ore “Per adeguare i tassi ai prezzi attuali di mercato, i finanziamenti andranno sottoscritti con un tasso massimo non superiore al tasso effettivo globale medio sui mutui, pubblicato trimestralmente dall’Economia. Resta fermo a 200mila euro il tetto del finanziamento ammesso a garanzia”.
Salta poi il vincolo del possesso di almeno il 50% del reddito da lavoro dipendente a tempo indeterminato. Il reddito complessivo ai fini Isee sale infatti da 35.000 a 40mila euro e non dovrà almeno per la metà essere frutto di lavoro dipendente.
L’immobile che le giovani coppie intendono acquistare non deve ovviamente rientrare nella categoria lusso. Il governo ha però deciso di aumentare i mq dell’abitazione: da 90 a 95 (da intendersi come superficie utile).
Gli istituti di credito inoltre non potranno più chiedere ai mutuatari ulteriori garanzie non assicurative, oltre a quelle già fornite da parte dello stato attraverso il Fondo.
Infine, l’ultima modifica riguarda i tempi di risposta da parte delle banche al Gestore sull’erogazione del finanziamento: dagli attuali 7 giorni a 30 giorni.