Mutuo prima casa: confronto tra l’offerta dei principali Istituti di Credito
Il momento davvero difficile in cui versa l’economia italiana e mondiale, ha messo in grave difficoltà soprattutto le classi sociali meno forti che si trovano ogni giorno di più davanti a problemi maggiori.
Uno di questi è senza dubbio l’acquisto della prima casa, da sempre il principale sogno degli italiani, ma che mai come in questi anni rischia di rimanere tale soprattutto per le reticenze da parte degli istituti di credito nel concedere mutuo se non di fronte a garanzie che dati alla mano pochissimi posseggono. Da qui la presa di coscienza di molte banche nel cercare di venire incontro alle esigenze dei cittadini magari in piena sintonia con lo Stato, almeno per ciò che concerne i mutui atti all’acquisto della prima casa.
Cerchiamo dunque di vedere quali sono le principali tipologie di offerte che i maggiori istituti di credito propongono. UniCredit propone il cosiddetto Mutuo Opzione Sicura che ha il grandissimo vantaggio di offrire la possibilità al debitore di poter scegliere tra il tasso variabile e quello fisso anche dopo la sottoscrizione. Inoltre si può variare il tasso scelto nonché anche la durata del mutuo fino ad un massimo di 60 mesi ed ossia 5 anni. Entrando più nel merito UniCredit vi finanzierà da un minimo di 30 mila euro fino ad un massimo dell’80% del valore dell’immobile che volete acquistare prevedendo una durata minima di 5 anni fino ad una massima di 30 a cui sommando la dilatazione massima di altri 5 si arriva a 35 anni. Per quanto riguarda i tassi, quello variabile sarà calcolato o in base all’indice Euribor 3 mesi oppure su quello della BCE, mentre per il fisso sono previste altre due opzioni che sono l’IRS 2 e l’IRS 5. Ovviamente in caso si ha un tasso variabile e si voglia passare al fisso sarà possibile farlo in qualsiasi momento, mentre il viceversa sarà concretizzabile solo dopo la scadenza dello stesso ed ossia al termine dei 2 anni per l’IRS 2 e al termine dei 5 per l’IRS 5.
Molto interessante è anche l’offerta di Che Banca con l’opzione Mutuo Variabile con Cap. In pratica si tratta di un mutuo a tasso variabile che protegge i clienti dagli aumenti eccessivi. Viene calcolato in base all’indice Euribor a 3 mesi a cui va sommato lo spread compreso tra 3,00% e 3,25% e comunque non può superare il tetto massimo stabilito con il CAP, da notare che l’eventuale surplus sarà corrisposto da Che Banca. Entrando più nel merito si nota come sono esclusi dalla possibilità di accedere a quest’offerta solo le persone che hanno già compiuto gli 80 anni di età. Il valore minimo del mutuo dovrà essere di 50 mila euro a fronte di un massimo di 1 milione, la durata va dai 10 anni fino ai 30 anni e non contemplata l’opportunità di poter saltare alcuna rata. Per la sottoscrizione sono previste 700 euro di spese per l’istruttoria e 250 per la perizia.
Anche Intesa Sanpaolo propone un’offerta davvero niente male. Si tratta di Mutuo Domus Casa che però ha il non trascurabile vincolo di essere a disposizione di giovani che abbiano un’età compresa tra i 16 e i 36 anni. È fruibile anche da parte di chi non è assunto tramite contratto a tempo indeterminato, ma che lavori da almeno 6 mesi prima della richiesta del mutuo. Anche Mutuo Domus Casa offre una certa flessibilità nella scelta tra il tasso fisso e quello variabile per un importo che vada a coprire fino al 100% del valore dell’immobile per una durata massima di 40 anni. Inoltre offre l’opportunità per i lavoratori atipici, grazie alla sottoscrizione di una polizza, di ricevere indietro il denaro versato in caso di improvvise difficoltà. Non prevede spese di istruttoria.